Adotta una strada, sicurezza alla guida al centro di una campagna di sensibilizzazione
Parte l’iniziativa di sensibilizzazione “Adotta una strada” nata dalla collaborazione tra la Fondazione Ania e l’Arma dei Carabinieri. L’obiettivo è ridurre il numero e la gravità degli incidenti su cinque delle strade statali più pericolose d’Italia.
Dal 15 aprile al 5 maggio saranno così intensificati i pattugliamenti sull’Aurelia, sulla Padana Superiore, sulla Tirrena Inferiore, sull’Orientale Sicula e sulla Carlo Felice.
I Carabinieri aumenteranno i controlli soprattutto nelle ore notturne, nei fine settimana e nei giorni a ridosso degli esodi per la Pasqua e per i ponti primaverili, statisticamente fra i periodi più a rischio per l’incidentalità stradale, visto l’aumento dei flussi di traffico. La scelta di intervenire su queste statali nasce dal fatto che le strade extraurbane sono le più pericolose della rete viaria. Nel 2017, ultimo anno disponibile a livello statistico, su queste arterie si sono registrati 1.615 decessi, ovvero quasi la metà del totale delle vittime della strada in Italia (47,8%). Guardando il numero di incidenti, poi, si rileva che uno su 5 si è verificato sulle strade extraurbane (35.077 pari al 20% del totale), causando oltre 56mila feriti (22% del totale). (Fonte: Aci Istat – anno 2017).
Le pattuglie operative sul territorio concentreranno la loro attività in particolare sulla guida in stato di ebbrezza e sul corretto uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini. Nonostante si tratti di dispositivi obbligatori da tempo, nell’ultimo anno le forze di polizia hanno elevato oltre 200mila sanzioni per mancato utilizzo di questi strumenti salvavita.
Aspetto molto importante di “Adotta una Strada” sarà l’opera di informazione e sensibilizzazione rivolta agli automobilisti. Nel corso dei pattugliamenti i Carabinieri distribuiranno, a tutti coloro che verranno fermati, un etilometro monouso e un opuscolo con le regole per il corretto trasporto dei bambini in automobile, con i dettagli della nuova normativa che prevede l’utilizzo di sistemi anti abbandono.