Udi Calabria: “violati principi di uguaglianza con la bocciatura della legge sulla parità di genere”
“Lunedì 15 aprile, l’Assemblea regionale della Calabria ha discusso e votato la proposta di Legge n. 31/10 relativa a “Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali “. Noi donne delle Udi calabresi denunciamo che l’Assemblea regionale della Calabria, con la bocciatura della proposta di Legge n. 31/10, abbia violato i principi di uguaglianza formale e sostanziale previsti dalla Costituzione”.
Lo dicono con sdegno le esponenti calabresi dell’Udi le quali ritengono che ritengono “la violenza che noi donne subiamo non è solo quella sessuale, ma anche quella esercitata dal patriarcato delle Istituzioni che ci cancella e che si arroga il diritto di riassumere le nostre idee, i nostri bisogni e i nostri desideri”.
“Nel giorno della discussione della proposta della suddetta legge, - tuona la nota - l’intolleranza verso la sola presenza delle donne è stata subita da tante di noi, alle quali inizialmente è stato negato l’accesso alla sede del Consiglio regionale, casa nostra, di tutte e tutti, e solo dopo una rumorosa e gioiosa presenza, è stato “concesso” l’ingresso nella sala Giuditta Levato per assistere in video a squisiti ed ipocriti tecnicismi che avevano quale scopo finale e storico: escludere le donne dai luoghi delle decisioni pubbliche”.