Povertà: presentata proposta di legge per il Reddito minimo garantito
Si è tenuta il 28 marzo alle 10:30 presso la Sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria la conferenza stampa sulla proposta di legge per il reddito minimo a sostegno dei soggetti a rischio povertà e senza lavoro, presentata dal Consigliere regionale del gruppo La Sinistra on.le Giovanni Nucera.
All’incontro, moderato dal giornalista Giorgio Neri, hanno partecipato, oltre all’onorevole de La Sinistra Giovanni Nucera Capogruppo consiliare, Lorenzo Fascì – segretario provinciale del PdCi e rappresentante della coalizione de La Sinistra – Rosario Rocca – sindaco di Benestare – gli organi di stampa, i rappresentanti della cittadinanza e le associazioni.
«Si tratta di una proposta certamente di Sinistra ma che guarda con attenzione a tutte le fasce deboli della cittadinanza» esordisce il proponente on.le Gianni Nucera e continua «l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unica nazione europea a non aver ancora istituito il Reddito minimo di cittadinanza e solo in alcune regioni si è tentato di promuovere questo ausilio a sostegno delle fasce più marginalizzate e povere. Dobbiamo operare e lavorare per sopperire a questo ritardo, soprattutto in considerazione del drammatico rapporto sulla povertà in Calabria fotografato da ISTAT e SVIMEZ che presenta il 31% della popolazione calabrese in uno stato di quasi o totale indigenza economica. Dal 2012 al 2014 si sono registrati 12 punti in più di disoccupazione e questo stillicidio sembra non volersi arrestare. Paradossalmente, a fronte degli alti indici di povertà si registra una forte pressione fiscale e un’alta onerosità dei servizi, per cui ci collochiamo ai primi posti. Siamo la regione più povera d’Italia e dinnanzi a questi dati il Consiglio regionale non può restare indifferente. Si tratta di una questione che tocca la carne viva delle gente e su cui anche il Governo Renzi non può voltarsi dall’altra parte. Ci opponiamo alla politica d’immobilismo del meridione praticata dal Governo romano e che ha tagliato di fatto la Calabria dallo sviluppo nazionale, condannandola all’isolamento e al depauperamento delle proprie eccellenze: dal taglio dei fondi che ha penalizzato le ferrovie e le scuole materne, fino alla recentissima vendita delle Omeca alla giapponese Hitachi.»
Rosario Rocca, sindaco di Benestare, sottolineando come questa proposta di legge faccia il palio anche con il recentissimo appello di Libera, ritiene che possa essere uno strumento in grado di contrastare le ‘ndrine locali che si nutrono del costate stato di soggezione della popolazione all’indigenza e alla povertà.
Ci tiene a sottolineare l’on.le Nucera che l’istituzione del Reddito d’inserimento non deve essere intesa come una pratica assistenziale, ma come uno strumento doveroso al fine di ricostruire l’autonomia e la dignità della persona, che riduca lo scollamento tra il singolo cittadino e la comunità politica e civile, favorendo il ripristino di un tessuto sociale che povertà e la mala politica degli ultimi dieci anni hanno devastato.
La legge proposta prevede l’erogazione di 600 euro mensili di cui potranno beneficiare inoccupati, disoccupati, lavoratori privi di retribuzione, lavoratori precari – senza dimenticare i nuclei familiari a basso reddito – purché residenti nella regione Calabria da almeno due anni e regolarmente iscritti nell’elenco anagrafico dei centri per l’impiego, per questi ultimi si sottolinea una necessità di riforma secondo dei nuovi parametri di produttività tra l’incontro di domanda e offerta di lavoro.
Per Gianni Nucera «la copertura economica a questo scopo c’è – fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, risorse regionali, risorse provenienti dai recenti tagli agli emolumenti – e se non c’è si deve creare. L’istituzione del reddito d’inserimento, dunque, è una volontà politica e la regione Calabria è matura per avviare un ragionamento che si declini nella pratica di una buona politica che porga ascolto alle esigenze delle fasce più deboli.»
Lorenzo Fascì ricorda come questa proposta nasce da lontano, già con l’Amministrazione Falcomatà padre: «Su questo punto, inserito nel programma presentato alle scorse Comunali, aspettiamo tuttavia ancora una risposta dal sindaco Giuseppe Falcomatà.»
«La politica ha la responsabilità di fermarsi, di aspettare i più deboli e di dare respiro a chi ha bisogno, redistribuendo equamente le risorse» conclude così Giovanni Nucera.