Reddito minimo garantito, Nucera presenta proposta di legge
Sabato 28 marzo alle 10:30 nella Sala Giuditta Levato del Consiglio Regionale della Calabria si terrà la conferenza stampa per la presentazione della proposta di legge su reddito minimo garantito, presentata dal Consigliere regionale del gruppo La Sinistra on. Giovanni Nucera. Modererà l’incontro il giornalista Giorgio Neri.
Dai dati ufficiali ISTAT il 31% della popolazione calabrese versa in uno stato di quasi o totale indigenza economica e sembra essere un indice che non tende ad arrestarsi. A questo dato si aggiunge una forte pressione fiscale, che qui nella nostra regione si colloca ai primi posti per onerosità di servizi; servizi pagati salatamente dalla nostra cittadinanza ma che non si declinano in una effettiva fruizione da parte dell’utenza.
La proposta di Legge presentata va nella direzione di dare una prima risposta ad un problema che già l’onorevole Giovanni Nucera lo scorso anno durante l’attività di Consigliere provinciale aveva trattato, e che sia in grado di invertire la rotta delle politiche fallimentari fino ad oggi praticate, contrastando davvero povertà, precarietà, disoccupazione attraverso l’istituzione del Reddito minimo garantito.
Ciò si rende necessario per ricomporre un sistema di welfare a partire dal Reddito minimo di cittadinanza come misura a sostegno delle fasce più deboli, ma non intesa in termini di mera assistenza. Il diritto al reddito non si vuole caratterizzare come il “fine”, ma come il “mezzo” per un giusto processo di ricostruzione dell’autonomia e dignità della persona, e – soprattutto – di restaurazione di quel principio di appartenenza dell’individuo alla comunità politica, civile e sociale, che è il principio fondante di qualsiasi democrazia che possa dirsi matura.
Il Reddito minimo garantito rappresenta dunque un deterrente contro gli squilibri sociali e reddituali e una misura in grado di ripristinare il principio di uguaglianza sociale oltre che fattore anticiclico a contrasto della crisi economica.
La legge proposta prevede l’erogazione di 600 euro mensili di cui potranno beneficiare inoccupati, disoccupati, lavoratori privi di retribuzione, lavoratori precari – senza dimenticare i nuclei familiari a basso reddito – purché residenti nella regione Calabria da almeno due anni e regolarmente iscritti nell’elenco anagrafico dei centri per l’impiego.
Con questa proposta vogliamo aprire una nuova stagione di impegno sociale che pone in cima dell’agenda e della riflessione politica il fondamentale tema dell’inclusione sociale e dell’attenzione verso le fasce deboli e marginalizzate. Non ci si può più nascondere dietro l’alibi della mancanza delle risorse a favore del Reddito minimo garantito perché la copertura finanziaria a questo scopo esiste ed è realizzabile: Fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, risorse regionali e risorse provenienti dai recenti tagli agli emolumenti.
Istituire il reddito minimo garantito è dunque una scelta politica, oltre che civile e morale e la politica ha il dovere di operare nella direzione della salvaguardia delle fasce sociali più deboli, ha il dovere di liberare dal ricatto della povertà.