Oncologia a teatro: i pazienti si raccontano nell’opera ‘I Fuori sede’
Sdoganare il tumore è stato l’obiettivo di un gruppo di ragazzi, pazienti oncologici e studenti di medicina, in scena con l’opera teatrale ‘I fuori sede’, dedicata all’esperienza di pazienti oncologici che si raccontano attraverso la formula del teatro.
La storia liberamente tratta dalla vita di Giacomo Perini (che interpreta se stesso), dopo lo straordinario successo romano al Teatro Ambra Jovinelli, al Teatro Manzoni di Milano, a Bari in occasione di “Favo Donne”, al Teatro Fraschini di Pavia e di nuovo a Milano ospiti dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, approda il 13 maggio al Teatro Rendano di Cosenza.
Una tappa obbligata visto che il Presidente dell’Associazione Pancrazio, Francesco Bugamelli, è nato a Cosenza e molti studenti fuori sede, che recitano sè stessi, sono di origine calabrese. Un’opportunità per l’Associazione di testimoniare la forza, il dolore, l’ironia, l’energia di una giovane vita che fa i conti con la sua malattia e al contempo la necessità di una rete di affetti e di amicizie che la sostenga. Ideata dall’Associazione Pancrazio con il Patrocinio del Comune di Cosenza, scritta da Maria Teresa Carpino, con Gigi Palla e Giacomo Perini, ha ricevuto l’apprezzamento della Favo, del Coni, dello Ieo (Istituto Europeo Oncologia) dell’Associazione Insieme contro il Cancro, del Cip-Comitato Italiano Paralimpico, di molte Università italiane, inclusa l’Università della Calabria, e dell’Ail. I fuori sede rientra nel più ampio progetto nazionale Racconti di vita, una campagna di sensibilizzazione sulle gravi patologie oncologiche attraverso la formula del teatro, resa possibile da un grant non condizionato di Roche S.P.A.
Protagonisti della pièce sono dieci studenti universitari che si trasferiscono a vivere insieme. Uno di loro esegue una visita di controllo per un dolore alla gamba. La diagnosi è di tumore. La dinamica del gruppo di amici di 19-20 anni cambia e tutti si trovano messi alla prova, a fare i conti con l’accettazione della malattia e la sua gestione quotidiana. L’opera teatrale è arricchita dalla presenza di un gruppo di ballerini, campioni mondiali di hip hop, gli Stratos e dalla partecipazione di Luca Valenti, voce in X Factor edizione 2015 e attore nella serie teen di Disney Channel Alex&co. La storia si ispira a quella di Giacomo, un ragazzo romano colpito a soli 18 anni da un osteosarcoma di alto grado, un tumore raro.
“Siamo lieti di aver dato il nostro patrocinio a questo progetto, in cui crediamo fortemente – afferma Fabrizio Mastrilli, Direttore sanitario Istituto Europeo di Oncologia – ci vogliono terapie efficaci e diagnosi precoci. E questo è il nostro mestiere. Ma spesso pazienti, familiari e amici hanno paura di chiamare il cancro col suo nome. I fuori sede racconta invece la normalità necessaria e l’umanità che deve abbracciare senza timori la vita di un paziente oncologico”.
“Abbiamo preso a cuore questa iniziativa – afferma Gino Crisci, Rettore dell’Università della Calabria – perché ci è piaciuta molto la voglia di mettersi in gioco di questi studenti e anche la loro progressione in un processo di crescita individuale e comunitaria. Comunicare il proprio stato di malattia aiuta il paziente a relazionarsi con gli altri e ad esprimere stati d’animo e disagi che potranno essere utili ad altri medici e pazienti”.
“Particolarmente felice di questa iniziativa dell’Associazione Pancrazio, che ha voluto coinvolgere l’Ail di Cosenza, perché dare voce ai pazienti oncologici, attraverso l’esperienza del teatro, è un modo straordinario di affrontare un tema così delicato e doloroso. Rabbia, ansia, preoccupazioni, speranze, aspettative e successi saranno di scena al Teatro Rendano, che auspico di vedere gremitissimo, perché quel “nemico subdolo” che si chiama tumore si affronta anche così”, - afferma Ornella Nucci, Presidente dell’Ail di Cosenza.
“Un plauso all'iniziativa – afferma il dottor G. Filippelli, primario del reparto di Oncologia dell'Ospedale di Paola, Presidente della sezione provinciale di Cosenza della Lilt - che per la prima volta coinvolge studenti universitari di Medicina a rapportarsi con pazienti oncologici imparando a conoscere l’aspetto più importante del nostro lavoro, il rapporto con i pazienti. In Calabria, e in particolare nella provincia di Cosenza, si può affermare con assoluta certezza che dal punto di vista medico oncologo si può fare tutto presso i nostri reparti calabresi e quindi si possono offrire le migliori terapie senza bisogno di andare fuori regione”.
“La malattia ha cambiato per sempre la mia vita e mi ha fatto diventare un’altra persona - racconta Giacomo Perini - rivivere in un contesto decisamente insolito come il palcoscenico di un teatro quei momenti così duri è un’esperienza molto forte e di grande emozione. Dal 2014 ad oggi, da quel giorno in cui ho iniziato questa difficile convivenza, ho imparato a conoscermi, sono cresciuto e ho dovuto rispondere a domande faticose. La speranza e il coraggio sono diventate sorelle e mi hanno insegnato ad essere felice per quello che sono. I fuori sede vuole accendere una luce sulla necessità di una normalità condivisa. Perché di cancro si vive”.
“Relazionarsi col paziente - dichiara Francesco Bugamelli, Presidente dell’Associazione Pancrazio - è parte importante del nostro percorso di studenti di medicina. Cominciamo ad avvicinarci al mondo ospedaliero che abiteremo tra qualche anno, imparando non solo a curare, ma a prenderci cura. Entriamo in quel famoso rapporto medico-paziente, centrale per la riuscita di ogni terapia. Ecco, il teatro è tutto questo: ascolto, dialogo, empatia, emozioni. Nel nostro spettacolo la forza comunicativa della finzione teatrale si combina con le storie di persone che vivono la malattia e condividono il nostro approccio. Questo insieme si compone in modo originale nella nostra opera”.