Traffico di animali da Ungheria, destinati ai mercati calabrese e siciliano
Gli uomini della Guardia di Finanza, in servizio presso la Tenenza di Lauria, hanno denunciato due persone - un 44enne di Caserta ed un 40enne di Napoli - trovati a bordo di un furgone sulla A3 Salerno/Reggio Calabria, con un carico di cuccioli di cane di varie razze, provenienti dall'Ungheria. Gli animali erano destinati ad essere venduti nel mercato calabrese e siciliano. In tutto nel furgone c'erano 32 animali, di cui 26 riportati nei documenti di viaggio e 6 sprovvisti di documentazione idonea al trasporto e di quella utile alla loro identificazione. La visita eseguita sui cuccioli di cane, con l'ausilio del veterinario della Asl di Potenza, ha permesso di accertare che i sei esemplari erano sprovvisti anche del microchip. I cuccioli - quattro di razza Chihuahua, un Carlino ed un Cavalier King - sono stati affidati ad un esercizio commerciale di Lauria, esercente l'attività' di commercio di animali vivi, giudicato idoneo in tal senso a seguito di apposita verifica del medico veterinario. I due denunciati devono ora rispondere di ''traffico Illecito di animali da compagnia'' e di aver violato delle convenzioni internazionali. Importare cuccioli di razza dai Paesi dell'Est Europa per rivenderli illegalmente in tutta Italia e' un nuovo business illecito con un maggior margine di guadagno e minori rischi rispetto ad altre importazioni illegali. Questa terribile speculazione ha visto coinvolti, negli ultimi anni, diverse decine di migliaia di piccoli animali, per un giro di affari complessivo di svariati milioni di euro. I cuccioli di cane, illecitamente acquistati in Paesi come Romania, Ungheria e Repubblica Ceca ad un prezzo irrisorio, vengono importati illegalmente in condizioni igieniche spaventose e senza i necessari controlli sanitari, tanto da causarne la morte in gran numero tra atroci sofferenze. Vengono rivenduti nel nostro Paese a un prezzo unitario che varia dagli 800 ai 1500 euro.