Estorsione a un libero professionista, blitz dei carabinieri. Due arresti e una denuncia

Cosenza Cronaca

Due persone sono state arrestate - un 29enne, E.G., e un 25enne, P.A., mentre un’altra è stata denunciata a Spezzano Albanese per tentata estorsione.

I militari della stazione locale e i colleghi del Nor di San Marco Argentano ritengono così di aver fermato delle richieste estorsive che i tre avrebbero preteso da un medico del posto.

Secondo gli investigatori gli indagati avrebbero minacciato più volte la vittima e la sua famiglia per ottenere una somma di denaro sulla scorta di una pretesa creditizia infondata. L’uomo e i suoi parenti, stanchi delle continue richieste di due giovani del luogo, già noti alle forze dell’ordine, hanno così deciso di denunciare il fatto ai carabinieri.

Il tutto risalirebbe allo scorso mese, quando, due persone si sono recate a casa della vittima e con tono minaccioso e aggressivo hanno chiesto il saldo di un inesistente credito di 4mila euro.

Non contenti e soddisfatti del primo incontro, gli stessi - a distanza di dieci giorni - si sarebbero recati nello studio medico dell’uomo e, in un primo momento, hanno chiesto il pagamento sempre di un presunto credito di 6mila di euro, facendo presente che se non avesse pagato, il sarebbe diventato di 30mila. I due lo avrebbero poi intimidito.

A seguito dell’ennesima richiesta di denaro, accompagnata da minacce di far intervenire altre persone, la vittima ha deciso di cedere alle richieste, definendo un incontro con uno dei due giovani.

I carabinieri, che hanno deciso di monitorare l’appuntamento, sono però intervenuti immediatamente dopo la riscossione del bottino che era stato prelevato da dal 25enne arrestato.

Il giovane è stato così “beccato” con le banconote che gli erano state appena consegnate dalla vittima. Inoltre i militari avevano anche segnato i numeri di serie delle banconote e quindi proceduto all’arresto del 29enne che invece era rimasto a bordo di un’autovettura, in attesa del ritorno del complice.

Gli indizi, acquisiti nell’ambito delle indagini coordinate dal Procuratore capo della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla, e dal suo sostituto Angela Continisio, hanno poi portato all’applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di entambi. Proseguono le indagini dei carabinieri al fine di verificare il coinvolgimento di altre persone.