Decreto sanità, Siclari (FI): “Bocciati tutti gli emendamenti. Felice di aver lanciato questa manifestazione”
“Abbiamo colpito nel segno. Dalla Calabria a Roma senza timore e, in poche ore, tutta la struttura sanità si è mossa e ha ascoltato una delegazione di professionisti e rappresentanti di categoria comprendendo che non si poteva più ignorare la protesta. Un successo la protesta e un fallimento questo decreto che per la sua formula d’urgenza non consente modifiche, offende la Calabria per la Procedura d’urgenza scelta dal Governo per deliberare senza possibilità di modificarlo anche volendo approvare gli emendamenti. Nonostante ciò vi è stato un grande successo”.
Un decreto bloccato non ha fermato la protesta e in centinaia guidati dal senatore forzista Marco Siclari hanno urlato il proprio dissenso in piazza Montecitorio dove, dopo poco, una delegazione è stata ricevuta dal Sottosegretario alla Salute Bartolazzi, al Presidente della Commissione Salute del Senato Sileri e allo staff del Ministro Grillo, dopo aver sentito per 2 volte il Senatore Marco Siclari, ha inviato tutto il suo staff compreso il Capo gabinetto, alla riunione in Senato per partecipare all’incontro con la delegazione calabrese.
“Sono sempre più convinto che le battaglie per la Calabria vanno fatte a Roma. Oggi hanno bocciato tutti emendamenti presentati da tutti i partiti dell’opposizione, - prosegue Siclari - ed il decreto Calabria rimane pericoloso per i calabresi come annunciato dai 140 professori universitari, dall’ANISAP, FEDERLAB dall’ordine dei biologi, dal Consiglio Universitario Nazionale. Dopo la riunione con la delegazione ho presentato 2 ordini del giorno che abbiamo proposto per modificare e tentare ogni strada percorribile per migliorato anche successivamente l’approvazione.”
“Oggi, - continua Siclari - un grazie va a tutti i calabresi che hanno tifato per noi pur rimandando in Calabria, alle televisioni regionali che hanno trasmetto la diretta (Esperia con i suoi inviati), a tutti i miei concittadini in piazza Monte Citorio che hanno reso possibile tutto questo e che hanno dato una grande lezione mostrandosi battaglieri quando serve per difendere i diritti e la salute. Ha vinto la Calabria che crede nei diritti e nella democrazia, hanno vinto i calabresi che uniti dal Pollino alla riva dello Stretto di Messina, dallo Ionio al Tirreno, da Cosenza a Villa San Giovanni hanno manifestato uniti.”
“Giornata storica, eravamo tantissimi sotto al sole di giugno al centro di Roma, ed il messaggio è chiaro: quando si parlerà dei nostri diritti, sarò il primo ad incoraggiare, come accaduto oggi, i miei concittadini a scendere in pizza a Roma, perché prima di essere cittadini calabresi siamo cittadini italiani e pretendiamo lo stesso rispetto e gli stessi diritti dal Parlamento italiano.”, ha concluso il senatore.