Fenimprese: “turismo in crisi a Cirò, bandiera blu specchietto per le allodole servono politiche attive”
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa di Fenimprese Crotone
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“Dalle ultime indagini di mercato si evince un totale crollo dell'economia cittadina per le difficoltà economiche dell'imprenditoria locale che hanno determinato la chiusura di diverse attività. L'agricoltura e il turismo rimangono le uniche risorse naturali del territorio ma la carenza di politiche attive non consente un rilancio proficuo delle stesse.
Il turismo, che sarebbe dovuto essere fonte di economia trainante, ha avvertito, negli ultimi anni, un processo di arretramento. Purtroppo, nonostante le bellezze paesaggistiche naturali del comprensorio cittadino, non si è riusciti a creare interesse ed attrattive tali da richiamare un flusso turistico crescente. La viabilità carente è certamente un deterrente per quanti volessero raggiungere il nostro territorio ma, la sedentarietà degli organi preposti allo sviluppo, alla crescita ed al controllo delle regole è aspetto su cui riflettere. Ricordiamo gli anni in cui la classe politica aveva istituito la consulta sul turismo per trovare, insieme, la giusta strada da intraprendere per promuovere il territorio.
L'area portuale dove un tempo si svolgeva parte dell'intrattenimento serale, con piccole attività ricreative oggi è completamente abbandonata. Infrastrutture per i disabili inesistenti, cosi come una pista ciclabile. Tutto fermo o arretra, mentre assistiamo inermi allo sviluppo ed all'incremento turistico di zone che hanno poco da offrire ma che una politica attiva e vigile ha potenziato e promosso. L'inattività di una politica nazionale rivolta al territorio ha, in parte, determinato l'assottigliamento del flusso turistico, l'aeroporto attivo a singhiozzo e la pericolosità della SS 106 sono certamente deterrenti.
Creare eventi non è dispendio di denaro pubblico, è piuttosto occasione per creare movimento ed economia. Significa, con la giusta programmazione, attrarre il turista ma anche la popolazione dell'entroterra e dintorni. Significa creare curiosità ed attrattive cosi come avviene su molte spiagge dell'Adriatico che nulla hanno a che fare con la bellezza delle nostre spiaggia, ma che da giugno a settembre sono gremite da turisti che vogliono divertirsi in sicurezza e con spensieratezza. Anche noi dovremmo poter offrire loro ciò che richiedono. Non serve dunque uno studio di ricerca ma un piano di attuazione, abbiamo un notevole potenziale, da troppo tempo inespresso, temperature ideali e il gagliardetto della bandiera blu serve allo stato attuale solo come specchietto per le allodole. Quindi tutto ciò serve a poco senza una politica attiva e consapevole.
Noi come associazione di categoria siamo disponibili a qualunque tipo di collaborazione per iniziative rivolte a promuovere e valorizzare il nostro territorio. La competitività delle nostre imprese è fortemente legata alla competitività del nostro sistema territoriale. Non possiamo chiedere al privato lo sforzo grande di rimanere competitivo nel mercato globale a beneficio della nostra economia e del benessere generale, se chi deve fare la propria parte per concorrere a costruire un ambiente amico dell’impresa viene privato delle risorse per farlo”.