Riapre la Sp 23, U.Di.Con.: “Una piccola luce, nel buio pesto delle strade calabresi”
“Potremmo unirci alla querelle che sta andando in scena in queste ore sull’attribuzione dei meriti per la riapertura della strada provinciale 23 con la nostra associazione abbiamo lavorato molto per garantire ai cittadini un collegamento così importante, potremmo mostrare le nostre segnalazioni, i nostri interventi, invece vorremmo che non ci si fermi ad esultare per una sola vittoria dopo tante sconfitte.” È quanto scriva in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci, che aggiunge: “Abbiamo il dovere di non guardare al taglio di un solo nastro, ma dovremmo dirigerci verso un vero traguardo in fondo l’obiettivo è uno solo e dovrebbe essere comune, trovo poco utile stare a combattere per tirare acqua al proprio mulino.”
“Noi – continua Nesci –come sempre l’acqua la tiriamo verso il mulino dei consumatori, di tutti quei cittadini che utilizzano queste strade e che ora possono percorre la strada provinciale 23, ma devono sentirsi ancora terrorizzati nel viaggiare sulla strada statale 106, sulle strade di Fabrizia, su quelle della strada provinciale 37, sulle strade di Taurianova, sulla SP 58, sulla SS18, sulle strade della Piana di Gioia Tauro e per finire dovrei fare un elenco che partirebbe dalla SP 1 fino alla 60. Le strade di Reggio Calabria sono inesistenti ed il Sindaco Falcomatà pure, visto che di migliorie alle strade del reggino non ne vediamo. A Catanzaro si modifica la viabilità ed il senso di marcia, ma non è stata ancora invertita la tendenza per ciò che riguarda la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade.”
Visto che il Ministro Toninelli è passato a festeggiare un risultato che, di fatto, altro non è che una piccola luce nel buio pesto delle strade calabresi – conclude Nesci – vorremmo che non si dimenticasse che per molti tratti questa Regione è ancora ferma. Le strade sono tutt’ora ridotte ad un colabrodo, festeggiamo da un lato, ma non nascondiamoci dall’altro, c’è ancora molto lavoro da fare. Basterebbe percorrere le altre strade provinciali vibonesi, soprattutto quelle della costa e quelle delle Serre, ammesso che ci si riesca. Se il Ministro Toninelli ha voglia, posso accompagnarcelo tranquillamente anche io stesso, a patto che non si utilizzino macchine di Stato, ci teniamo a preservarle, metto la mia a disposizione”.