Vibo. Scuola di polizia, all’attenzione del Governo il baluardo di legalità che rischia la chiusura
Un baluardo della legalità in un territorio come quello vibonese è rappresentato dalla Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia, “Andrea Campagna. Il complesso della Scuola Allievi Agenti è arricchito dalla presenza al proprio interno del centro Cinofili della Polizia di Stato, del Reparto Prevenzione Crimine e degli specialisti Artificieri. Eccellenze della Polizia di Stato che hanno in questi anni portato lustro per la loro efficienza e la loro professionalità alla Provincia di Vibo Valentia.
L’importanza della struttura è stata evidenziata dallo stesso Capo della Polizia Franco Gabrielli che, nel corso dell’ultimo giuramento a cui ha preso parte, ha dichiarato: “La scuola allievi di Vibo Valentia è un’eccellenza fra le scuole di polizia e ci auguriamo che abbia un futuro, però, purtroppo, non dipende solo dalla Polizia perché noi, entro il 2022, dovremo riconsegnare la struttura”.
Giuseppe Gaccione, segretario provinciale Sap (sindacato autonomo polizia) Questura di Vibo, e Francesco Caso, Segretario Generale Provinciale del Siulp Scuola Allievi Agenti Vibo, spiegano che i frequentatori dei corsi vengono ripartiti presso le strutture formative del Centro Addestramento Polizia di Stato di Cesena, dell’Istituto per Sovrintendenti di Spoleto, della Scuola Pol Gai di Brescia e presso le Scuole Allievi Agenti di Alessandria – Piacenza e Vibo Valentia. I corsi sono articolati in otto mesi residenziali e in quattro mesi di applicazione pratica presso gli Uffici/Reparti di assegnazione.
I sindacati sottolineano che la Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia, diretta da Stefano Dodaro, è di fatto una splendida realtà calabrese ben inserita in un circuito nazionale di elevata formazione della Polizia di Stato. Roberto Incoronato, imprenditore e vicepresidente del Consorzio Blu Calabria, si è opposto con tutte le proprie forze alla scelta della politica locale e regionale di far chiudere definitivamente l’Istituto, scelta che dimostrerebbe la debolezza dello Stato, cancellando un presidio di legalità nel “martoriato” sud, in un territorio nel quale opera una delle principali cosche di ’ndrangheta del panorama nazionale.
Incoronato ha posto la questione all'attenzione dei massimi vertici della Lega e del Vice Premier Matteo Salvini. A seguire la vicenda è il Sottosegretario di Stato Giuseppina Castiello che, dopo gli opportuni accertamenti, ha inviato una nota informativa in cui si legge: “al riguardo, il Ministero dell'Interno ha richiamato l'attenzione sul delicato tema riguardante le strutture adibite a Scuole della Polizia di Stato, rappresentando la necessità di garantire una continuità dell'attività, nonché le difficoltà che presumibilmente si riscontreranno nel reperire soluzioni alternative, in considerazione della peculiarità e dell'eterogeneità delle funzioni e attività da soddisfare”.
Si legge ancora nella nota informativa: “alla luce di quanto sopra, è stata sottolineata la necessità che le Scuole permangono negli immobili attualmente in uso ed in particolare è stata evidenziata per la Scuola di Vibo Valentia, come per le altre, l'assoluta priorità e strategicità”.