PSR Calabria, ammesse 11 domande per un contributo di 1mln di euro
Sono undici le domande ammesse a sostegno del Psr Calabria, per un contributo totale di 1.269.361,82 euro. È disponibile la graduatoria definitiva dell’Intervento 16.3.1 “Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse nonché per lo sviluppo/la commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale”, annualità 2018. I beneficiari sono costituiti da partenariati composti da almeno due soggetti tra “piccoli operatori” del settore agricolo, della filiera agroalimentare e di quella turistica.
In particolare, si ricorda, l’Intervento sostiene azioni e progetti di cooperazione tra piccoli operatori agricoli e agroalimentari e tra piccoli operatori turistici, finalizzate alla competitività sui mercati di riferimento ed al raggiungimento di economie di scala. Tutto ciò attraverso nuove metodologie di lavoro e di organizzazione, ossia mediante soluzioni di compartecipazione e di condivisione delle risorse e dei fattori produttivi, organizzazione dei processi di lavoro in comune e condivisione di locali di produzione e di commercializzazione, nonché di impianti di lavorazione.
“Un ruolo importantissimo relativamente a questa misura del Programma di Sviluppo Rurale - dichiara il Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri - è giocato dall'uso di tecnologie e di servizi innovativi. Il Programma di Sviluppo Rurale, infatti, favorisce gli imprenditori, e in questo caso gli operatori, che si avvalgono dell’ausilio dell’innovazione e che si aggregano per crescere insieme e di più e per far crescere, di conseguenza, i nostri territori”.
“Ancora una volta - aggiunge il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura ed Autorità di Gestione del PSR Giacomo Giovinazzo - puntiamo sulla diversificazione e la multifunzionalità delle aziende agricole. Un Programma di Sviluppo Rurale, insomma, che non sostiene solo l’agricoltura tradizionale, ma anche lo sviluppo di nuove metodologie e tecnologie e la diffusione e la condivisione di queste conoscenze tra gli addetti ai lavori, nonché l’incremento del reddito aziendale e, in questo caso in maniera particolare, il turismo nelle nostre meravigliose aree rurali”.