Mostaccioli (Confartigianato): “accorpamento Cciaa, giunto momento di un confronto istituzionale”
“Le Camere di Commercio, sono da sempre, il soggetto con cui le piccole e grandi imprese, le associazioni di categoria e le istituzioni si confrontano sulle istanze e le esigenze del territorio, in maniera diretta e semplice. Vere e proprie agenzie per lo sviluppo territoriale di cui ha saputo dotarsi lo Stato che fanno della loro capillarità la propria forza. Un concetto, quello del radicamento e della presenza diffusa’ che il decreto di riforma della P.A. contenente la revisione del sistema camerale italiano sovverte in maniera pericolosa”.
E’ quanto afferma il segretario provinciale di Confartigianato Catanzaro, Raffaele Mostaccioli, che interviene in merito alla riflessione sulla proposta di revisione dell’attuale organizzazione territoriale delle Camere di Commercio, avviata in maniera corale dai consigli camerali di Catanzaro, Crotone e Vibo che i tre presidenti hanno convocato ieri nella sede della Provincia di Catanzaro.
“La strada intrapresa dal Governo, di fatto, provocherebbe la chiusura di molte Camere di Commercio e metterebbe a rischio gli equilibri economici di tanti territori con conseguente danno al sistema delle piccole e medie imprese – continua Mostaccioli – che infatti considerano fondamentale il ruolo del sistema camerale e buona la qualità dei servizi resi. Alla luce del percorso intrapreso dal Governo nazionale per il rilancio delle Province, ambito di riferimento istituzionale e territoriale con cui le Camere di Commercio hanno un necessario confronto rappresentandone di fatto l’alter ego, viene da chiedersi perché insistere con questa riforma che oltre che far venir meno tutta una serie di attività volte alla promozione e al sostegno concreto delle imprese locali ha un costo per le finanze pubbliche”.
“Sarebbe ora che politici e amministratori locali rompessero l’assordante silenzio con cui hanno subito passivamente la riforma: dovrebbero ridestarsi dal torpore che li ha allontanati dalla comunità che dovrebbero rappresentare nei vari livelli, farsi sentire a difesa dei territori con un impegno più deciso. E questo vale per gli esponenti espressione di tutto l’arco costituzionale, da destra a sinistra”.
“Mai come in questo momento – conclude Mostaccioli – è arrivato il momento del confronto tra istituzioni, enti locali, associazioni imprenditoriali e di categoria al fine di costruire una efficace strategia capace di bloccare questo percorso di riorganizzazione dannoso soprattutto per territori come la Calabria. L’auspicio che si passi dalla riflessione all’azione concreta, e che si faccia in fretta”.