Un Osservatorio per la depurazione. Provincia appoggia la proposta di Legambiente

Cosenza Attualità

“Da anni il sistema depurativo calabrese versa in uno stato di grande criticità. La nostra Regione è oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea perché in 49 comuni calabresi non esiste un sistema di depurazione efficace”.

A riflettere sul dato è il Presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci. “Si tratta, certo, di un problema annoso che riguarda tutto il territorio nazionale ma che in Calabria diventa emergenza ed ha portato ad una serie di sequestri di impianti e di problemi per gli enti locali sempre più in difficoltà di fronte ad un problema che non può essere lasciato alla sola responsabilità dei sindaci”.

“Le criticità dell’inquinamento delle acque del nostro mare dipendono principalmente dalle carenze infrastrutturali sulla rete fognaria e depurativa. Oltre alle carenze strutturali pesa, anche, l’inefficienza dei gestori del servizio idrico e una pianificazione d'ambito ancora incompiuta. Tutto ciò accade nonostante le risorse disponibili e i tanti investimenti nel settore, si rende, pertanto, evidente la necessità di un monitoraggio costante e continuo del sistema integrato delle acque” – aggiunge Iacucci.

“Non ci si può ricordare della mala depurazione solo d’estate di fronte alla rabbia dei turisti o in seguito a episodi giudiziari come quello di Crosia. Non si può restare passivi spettatori di fronte a tale situazione che si presenta come un’emergenza strutturale. Bisogna pianificare per tempo azioni e interventi e nell’ambito delle competenze della Provincia pensiamo di poter mettere a disposizione il nostro patrimonio di competenze per dare un contributo in tal senso”.

“Per queste ragioni accolgo con convinzione l’invito che Legambiente rivolge alla Provincia per istituire un Tavolo di confronto e un Osservatorio civico sullo stato di salute e la tutela del mare per superare tutte le criticità emerse di concerto con la Regione Calabria e la Prefettura” - ha concluso Iacucci.