Campana, trovata piantagione di marijuana. Vicina a coltivazione sequestrata a luglio
Oltre 360 piante di canapa indiana sono state trovate a Campana durante un controllo dai carabinieri di Rossano, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, del N.A.S. e del N.I.L. di Cosenza, nonché con l’ausilio di un velivolo dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia
Le verifiche sono scattate a seguito del ritrovamento, alla fine del mese di luglio, di due piantagioni in avanzato stato di maturazione, tanto che nell’occasione era stato arrestato un giovane reggino. Così proprio in un’area limitrofa al luogo dello scorso rinvenimento, i militari hanno scoperto un’altra piantagione.
Sono poi state effettuate diverse perquisizioni che hanno portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di due persone indagate poiché uno è stato trovato con un involucro contenente 76 grammi di marijuana, che era stato nascosto in un incavo del muro esterno dell’abitazione, mentre l’altro per ricettazione e reati in materia ambientale, in quanto all’interno della propria officina sono state trovate una serie di irregolarità e alcuni componenti di veicoli dei quali non sono state fornite indicazioni sulla provenienza, oltre a violazioni ambientali per cui sono scattate specifiche contestazioni.
I carabinieri hanno poi controllato due aziende agricole, una delle quali, un laboratorio caseario, è stato chiuso poiché completamente abusivo.
Le verifiche, poi, si sono concentrate su alcuni negozi, tra bar, ristoranti e circoli privati: in tutte le attività economiche sono state trovate irregolarità, tanto che sono stati chiusi complessivamente tre depositi di alimenti e bevande per carenze igienico-sanitarie con relative segnalazioni all’Asp cosentina e, relativamente ad un circolo privato, è stata riscontrata la presenza di una lavoratrice “in nero”, per la quale si è proceduto a contestare le relative sanzioni amministrative.
L’attività dell’Arma sul territorio ha consentito di controllare complessivamente oltre cento persone e oltre sessanta mezzi di trasporto, con più di trenta multe per un ammontare di oltre 9mila euro.