Chiede ai parenti di uscire dalla stanza e viene picchiata: medico calabrese aggredito a Napoli
È stata aggredita mentre stava facendo il suo lavoro: medico al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.
Il fatto è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso nel nosocomio del capoluogo partenopeo, al centro dell’attenzione per dei problemi di sicurezza, e protagoniste sono state due donne che adesso sono indagate per lesioni gravi, mentre una guardia giurata è stata sospesa per non aver impedito alle stesse di entrare.
Adelina Laprovitera, 52enne di Praia a Mare e dottoressa in servizio presso l’ospedale napoletano, è intervenuta nel pronto soccorso per una consulenza su un giovane, al quale era stata praticata una sutura per una ferita abbastanza estesa.
La violenza è scattata quando il medico ha invitato i familiari del paziente ad uscire dalla stanza. Le parenti del ragazzo hanno prima hanno inveito contro la professionista, pretendendo di restare, poi sono passate alle vie di fatto, colpendola ripetutamente al volto con schiaffi e pugni.
Il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva ha parlato di “gesto vile e indegno” e ha garantito alla dottoressa che “l’azienda è e sarà al suo fianco anche in tribunale”.
Al momento ci sono due indagini in corso: un’inchiesta interna, avviata dalla Asl, e una giudiziaria riguardante le due persone ritenute responsabili dell’aggressione al chirurgo, mentre la Prefettura di Napoli ha deciso di inviare una commissione di accesso per fare acquisire atti e informazioni sulla vicenda.