Arci Calabria. Gennaro Di Cello è il nuovo presidente
Eletto il nuovo presidente dell'Arci Calabria al termine dei lavori del congresso regionale che si e' svolto a Lamezia Terme. Al congresso hanno partecipato 45 delegati espressione dei 5 comitati provinciali dell'associazione e degli 8.000 soci calabresi. Il congresso ha eletto presidente, con voto unanime, Gennaro Di Cello del comitato territoriale Lamezia Terme / Vibo Valentia, gia' presidente della cooperativa sociale Inrete, operatore culturale e progettista nel settore della comunicazione istituzionale, editoriale e della corporate identity. Gennaro Di Cello succede a Giuseppe Meduri, componente della presidenza nazionale dell'Arci, che ha guidato l'Associazione in Calabria negli ultimi 5 anni, sviluppando e radicando la presenza della piu' grande associazione di promozione sociale italiana sul territorio regionale. Meduri, alla scadenza del proprio mandato conclusosi nello scorso marzo, aveva ufficialmente annunciato la volonta' di non ricandidarsi per ragioni di natura professionale. L'assemblea congressuale ha quindi raccolto la proposta della figura di Gennaro Di Cello, presentata unitariamente dal gruppo dirigente dell'associazione, ed ha eletto, oltre al presidente, gli organismi dirigenti che avranno il compito di promuovere e sviluppare, in linea con la mission fondante, l'associazione in Calabria. Il neo presidente, auspicando una ulteriore crescita della base associativa in Calabria, si e' soffermato sull'importanza di sviluppare progetti a base culturale, unica leva per incidere realmente sulle dinamiche di trasformazione della Calabria. Questioni strategiche ed essenziali quali la tutela del paesaggio, il tema dei diritti e della legalita', la qualita' della vita, il lavoro, la formazione, l'integrazione e il multiculturalismo, l'inclusione sociale e l'attenzione per le fasce deboli della societa', dipendono necessariamente dallo sviluppo di progetti culturali". "L'Arci - ha rimarcato Gennaro Di Cello - deve posizionarsi sullo scenario regionale come uno dei principali attori culturali, capace di interpretare la "cultura" nella sua dimensione piu' autentica, e non nell'accezione comune che la vuole piegata a logiche di marketing e di promozione territoriale. "La cultura deve servire prima di tutto alle nostre comunita'; deve aiutarci ad allargare i nostri spazi mentali, ad interpretare la contemporaneita' e a risolvere i problemi che il mondo ci pone; deve contrastare il fenomeno drammatico dell'analfabetismo di ritorno; deve creare le condizioni per una convivenza civile ed armonica delle persone; deve orientare creativamente le attivita' imprenditoriali; deve allargare lo spazio di praticabilita' dei diritti; deve arricchire l'area del simbolico e dell'immateriale. Messe in atto strategie culturali per accrescere il benessere delle comunita' allora - e solo allora - si puo' pensare anche a promuovere l'immagine dei nostri paesi e delle nostre citta'. Il marketing culturale e' diventato oggi il peccato capitale delle pubbliche amministrazioni". La nuova dirigenza regionale vuole portare avanti in maniera capillare, sull'intero territorio calabrese, azioni culturali significative e fungere altresi' da cassa di risonanza per le campagne e i valori che vedono l'Arci protagonista in Italia da piu' di cinquant'anni, impegnata da sempre sui temi sociali e culturali, in prima linea tra i movimenti che hanno segnato la storia della partecipazione democratica del nostro paese. Al congresso e' intervenuto Francesco Carnovale Scalzo segretario del Forum del Terzo Settore che ha portato all'assemblea i saluti del Forum.