Partita S’intesi, la manifestazione politica promossa dal sindaco di Reggio
È partita con l’inaugurazione del “villaggio” la manifestazione politica dal titolo S’intesi che per 4 giorni animerà il lungomare Falcomatà a Reggio Calabria. Sùbito dopo l’apertura delle aree Sport e Bambini, l’apertura è stata per l’intervento del sindaco Giuseppe Falcomatà, commosso per la grande partecipazione popolare all’iniziativa.
Alle prime battute, il tema del lavoro e la stabilizzazione dei Lavoratori socialmente utili in forza al Comune, dopo vent’anni e mille proteste in attesa dell’agognata stabilizzazione, ma anche i nuovi concorsi finalmente varati dall’Ente comunale e dalla Città metropolitana. Falcomatà ha rispedito al mittente con forza il tentativo di far passare “un messaggio mortificante e pericoloso: che noi politici siamo tutti uguali, che simu tutti ‘i stessi, che la politica è tutta brutta, sporca e cattiva. Una narrazione probabilmente utile a qualcuno, ma certo non alla città: la politica, invece, è passione, risoluzione dei problemi”. Ma, citando Ligabue, “siamo chi siamo: siamo venuti qui come eravamo… Ecco, noi siamo e continueremo a essere gli stessi di sempre”.
Giuseppe Falcomatà s’è poi scagliato contro i fautori del regionalismo differenziato, “di chi, se al Sud i cittadini oggi hanno zero, vuole che i cittadini meridionali abbiano per sempre zero. Be’, non è momento – è stata la riflessione del sindaco – di contrapporsi a queste politiche in modo moderato, ‘a tràsi e nesci come diciamo da queste parti: se i rappresentanti di alcuni partiti hanno il diktat dei loro responsabili nazionali lo dicano, ma serve allontanare definitivamente questo spettro”.
Tra gli altri temi affrontati, quello della formazione della nuova classe dirigente: “Impensabile continuare a munirsi di rappresentanti dei cittadini che, molto spesso, neanche hanno gli strumenti per potersi confrontare adeguatamente e il senso di responsabilità per risolvere i problemi cui si trovano davanti”, ha osservato Falcomatà.
Poi un riferimento ai lavoratori delle Omeca, “appena insediati, noi abbiamo affrontato il problema del passaggio da Ansaldo Breda a Hitachi: anche quella, una scommessa vinta malgrado lo scetticismo di molti. Questa, per me, è l’essenza d’essere amministratore di questa città: spesso, a buon diritto, si dice che il sindaco è il ‘primo cittadino’, a me piace dire che è l’ ‘ultimo’ cittadino, deve avere attenzione soprattutto a chi non ce la fa. E per me valgono più che mai le parole di don Italo Calabrò: ‘nessuno escluso, mai’”.
In relazione alle difficoltà sociali della comunità di Reggio Calabria e alle finalità della manifestazione, “io vorrei che S’intesi restituisse alla politica il suo antico, nobile significato – è stato l’auspicio di Falcomatà –, io vorrei che desse la certezza, la percezione a cittadini, associazioni, movimenti d’essere i protagonisti del cambiamento di Reggio Calabria, che facesse da pungolo agli amministratori di questa città. La politica deve tornare a perseguire un sogno, a restituire una storia nella quale credere, ma soprattutto offrire una conclusione di questa storia non già scritta, ma da scrivere insieme a tutte le donne e gli uomini di questa città che hanno ancòra il coraggio d’emozionarsi, d’innamorarsi e di sognare da persone libere nella città di Reggio Calabria”.
Il presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino ha evidenziato che "nasceranno a breve i Comitati territoriali, strumenti molto simili ai vecchi Consigli di Circoscrizione, per ripristinare un prezioso livello politico intermedio, di prossimità rispetto ai cittadini: già dal prossimo anno saranno previste liste e relative candidature, e ai Comitati territoriali sarà anche riservata una piccola quota del Bilancio comunale, al fine di sostenere progetti e iniziative sul terrritorio".
"Con la Regione avevamo un debito da 79 milioni sull'idrico e nessuno aveva mai sollevato la questione. Quando lo abbiamo scoperto, siamo rimasti sbalorditi – ha rammentato il presidente della Seconda commissione “Bilancio” Rocco Albanese – perché, da solo, quel debito poteva mandare ‘a carte quarantotto’ il futuro della città. Così, siamo riusciti in una transazione che ci ha consentito di ridurre l’importo dovuto di ben 15 milioni di euro".
Giovanni Minniti, consigliere comunale già delegato al Patrimonio edilizio, ha invitato a guardare al quartiere di Arghillà, per rendersi conto dei "grandi passi compiuti dall’amministrazione Falcomatà. Dopo la scelta indegna di creare un ghetto a Modenelle, nel 2014 eravamo in otto a parlare con i residenti: solo poche settimane fa, a confrontarsi con noi c’erano oltre 200 persone. Un bellissimo slancio di partecipazione: la popolazione si sta riappriopriando dei propri spazi".
Sul fronte della manutenzione stradale, ha reso noto il consigliere delegato Filippo Burrone che "lunedì partiranno i lavori di sacrifica e bitumazione della strada Modena-San Sperato, ha detto lanciando un monito: "ricordiamo da dove siamo partiti, con un bilancio dissestato e società di servizi completamente da rifare. Senza soldi, siamo riusciti a riversare quintali di bitume sulle strade alleviando i disagi dei cittadini; ma soprattutto, restituendo l’orgoglio alla comunità".
"Il 28 ottobre scorso abbiamo aperto i rubinetti della Diga del Menta e portato l'acqua in città dopo 50 anni di bugie: il resto sono chiacchiere – ha fatto presente il consigliere comunale delegato al Servizio idrico, Paolo Brunetti. La politica? Noi la facciamo in piazza, tra la gente, intercettando i bisogni della popolazione: inseguire le fake news rilanciate dai social network non c’interessa, piuttosto occorre riportare nei rioni le sezioni di partito".
A chiusura della giornata di ieri, un partecipato spettacolo di musica folk a cura del gruppo I Peddaroti. Oggi la Città in movimento, ossia il tour cicloturistico urbano dei “luoghi del cuore”, seguìto da due dibattiti sui temi: La Città degli sportivi e La Città delle persone e dei loro diritti.
In fascia serale, previsti La città delle Stelle: osservazione guidata del cielo notturno, a cura dell’Osservatorio “Pythagoras” e il concerto dei Blaskom, cover band di Vasco Rossi.