L’edizione 2019 del Settembre Rendese chiude alla grande: in migliaia in piazza per gli Stadio

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“Un tributo della Città di Rende agli Stadio che in quarant’anni di carriera hanno saputo imporsi come band di spicco nel panorama della canzone d’autore italiana, guardando sempre con coraggio artistico e curiosità a nuove sonorità e contaminazioni” queste le motivazioni del riconoscimento consegnato, ieri sera, sul palco del Settembre Rendese, dal Sindaco Marcello Manna alla mitica band. Migliaia di spettatori si sono riversati, in via Rossini, per assistere all'ultimo grande appuntamento musicale del cartellone targato 2019.

“Siamo lieti del successo che abbiamo registrato anche quest'anno – ha affermato il Sindaco Manna, ieri sera, sul palco del Settembre Rendese - una rassegna che, anche in questa edizione, ha intercettato il gradimento del pubblico.Un'ottima organizzazione che è riuscita ad attrarre tanti spettatori nel rispetto delle regole e della sicurezza. Il nostro impegno – conclude - è quello di continuare su questa strada, promuovendo eventi culturali di tale portata”.

Numeri da capogiro, dunque, anche per il gran finale del Settembre Rendese. Migliaia di spettatori hanno letteralmente invaso via Rossini per gli Stadio e il loro “Mobile Live 4.0”.

Ad ideare la manifestazione, l’amministrazione comunale di Rende. Co-finanziato dalla Regione Calabria con ”Avviso pubblico per la selezione e il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali per la qualificazione ed il rafforzamento dell’offerta culturale presente in Calabria - Annualità 2017”. Cartellone curato dal direttore artistico Marco Verteramo.

A tre anni e mezzo di distanza dalla vittoria del Festival di Sanremo con “Un giorno mi dirai”, gli Stadio tornano con un live che celebra 40 anni di onorati successi. “Mobile Live 4.0” è un viaggio musicale straordinario. Un concerto che ha ripercorso alcuni tra i brani più importanti di uno dei loro album più amati nonché, in assoluto, il più venduto: “Mobile Live”. Il disco, uscito nel 1993 e certificato disco d’oro, conteneva indimenticabili evergreen come: Acqua e sapone; Un Disperato bisogno d’amore; Generazione di fenomeni e Chiedi chi erano i Beatles.

Gli Stadio riabbracciano il pubblico con il calore che li contraddistingue. Un ritorno molto atteso che non delude di certo le aspettative, in questa inedita formazione a tre composta dal bassista Roberto Drovandi, dal chitarrista Andrea Fornili e dall’insostituibile frontman Gaetano Curreri. Ad affiancarli sul palco, una sezione di fiati completa – tromba, trombone e sax – che ha aggiunto alla band, sonorità funky pop, reinterpretando così le loro più belle canzoni. In ben quarant’anni di carriera il gruppo ha saputo creare un vero e proprio genere musicale, che si potrebbe definire come pop-rock d’autore, costruendo di anno in anno un repertorio di tutto rispetto, fatto di belle canzoni prima ancora che di successi commerciali. Una scenografia curata, ma anche aneddoti, racconti e, immancabili, foto inedite e alcuni filmati che raccontano quanto gli Stadio siano entrati, in quasi mezzo secolo di storia, nell'immaginario collettivo italiano. Due ore di live che hanno appassionato il pubblico. Ritmo, groove e poesia, questi gli ingredienti principali soprattutto di uno dei loro ultimi brani “Tu sei l'amore di cui hai bisogno” una canzone che racconta il volersi bene e del prendersi cura di se stessi. Gli Stadio ci invitano a riflettere tornando a parlare di quel “disperato bisogno d’amore” che cantavano nel ’93, rivolgendosi ad una società che è completamente cambiata, ma che non può fare a meno di riscoprire i veri valori.