Diffamazione Talarico, processo rinviato a marzo
È stato celebrato oggi, nel Tribunale di Lamezia Terme davanti il giudice Martire, il processo a carico di Nicolino Panedigrano, imputato per il reato di diffamazione aggravata nei confronti di Franco Talarico.
I fatti risalgono al 2014 e riguardano alcuni comunicati scritti da Panedigrano e pubblicati su testate giornalistiche on line e un manifesto affisso negli spazi elettorali della città di Lamezia Terme.
All’epoca dei fatti Talarico era Presidente del Consiglio Regionale. Dopo aver presentato querela, Talarico si è costituito parte civile con Vincenzo Arnò del foro di Catanzaro evidenziando che le espressioni usate da Panedigrano andassero oltre il diritto di critica politica e per questo costituirebbero una “lesione della sua immagine pubblica e privata e della sua onorabilità e reputazione”, scrive il legale Arnò.
Talarico ha quindi chiesto il risarcimento dei danni morali e la somma che sarà stabilita dal Tribunale verrà devoluta in beneficienza al centro regionale per la fibrosi cistica dell’ospedale di Lamezia Terme. Ortensio Mendicino, difensore dell’imputato, ha chiesto la riunione del processo ad altro che vede pure imputato Panedigrano per il reato di diffamazione ai danni di Galati e, comunque, la restituzione degli atti al Pm sostenendo che è prevista la pena della reclusione fino a sei anni, per cui il processo deve passare per il filtro dell’udienza preliminare e non con citazione diretta per come è avvenuto.
Il Pm e il legale di Talarico si sono opposti. Anzi il legale ha affermato che la “citazione diretta è corretta perché la norma richiamata dall’avvocato dell’imputato riguarda il reato di diffamazione compiuta nell’esercizio dell’attività giornalistica professionale mentre per chi è indagato per diffamazione sul web, come nel caso di Panedigrano, il processo non passa per il filtro dell’udienza preliminare”.
Il giudice ha respinto l’eccezione della difesa dell’imputato disponendo procedersi oltre con la deposizione della parte offesa presente in aula. Franco Talarico ha risposto a tutte le domande del Pm e delle altre parti riferendo sul contenuto degli scritti di Panedigrano e ha spiegato che si è trattato di ingiustificati attacchi personali e fortemente denigratori ed offensivi della sua onorabilità. Il processo è stato rinviato al 28 febbraio 2020 per sentire i testi a discarico.