Basta Vittime: “lavori della nuova 106 a rilento, dov’è il cronoprogramma?”
L’Associazione Basta Vittime S.S. 106 denuncia l’inesistenza di un crono programma che prevede i tempi certi per l’avvio dei lavori di costruzione del terzo Megalotto della S.S. 106 “Jonica” e chiarisce che ‘il progetto esecutivo è soggetto ad una attività istruttoria di verifica e di controllo avviata dall’Anas e contestualmente ad una verifica di ottemperanza da parte dei Ministeri competenti. Si tratta di procedure dovute, normali e con tempistiche stabilite dalla legge”.
“Si tratta di un progetto già complessivamente finanziato per un importo complessivo di 1.335,118 milioni di euro di cui 969,4 Ml di euro (delibere Cipe 103/07, 30/08 e 88/11 e Decreti Interministeriali n.88 e n.89 del 07/03/2013), e 365,7 Ml di euro previsti nel Contratto di Programma 2016-2020 a valere sul Fondo Unico Anas”.
“Allo stesso modo – avanzano dal direttivo smentendo voci di corridoio - vogliamo evidenziare che ieri è stata ratificata la decisione dell’assemblea dei soci di Salini Impregilo per l’aumento di capitale di 600 milioni di euro e ricordiamo che ciò è determinante per “salvare” l’Astaldi dalle pessime condizioni economiche in cui si trova. Ebbene, tuttavia, chiarire che l’Astaldi, seppure in condizioni economiche precarie, non ha mai smesso di lavorare al progetto tanto è vero che, seppure in ritardo di un mese rispetto a quanto stabilito, ha consegnato il progetto esecutivo della Seconda Tratta (Trebisacce – Roseto Capo Spulico), in data 15 aprile 2019”.
“Allo stesso tempo, - spiega la nota - occorre informare tutti i cittadini che in data 18 settembre 2018 è stato emesso l’Ordine di Inizio attività per le attività propedeutiche al concreto avvio dei lavori relativi alla Seconda Tratta che sono ancora in corso anche per via di qualche burocrate della Regione Calabria che evidentemente non ha alcuna intenzione di favorire il completamento di questa importante attività”.
“Per questi motivi l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende chiedere pubblicamente a tutte le forze politiche, a tutti i parlamentari calabresi, alle forze sociali, ai sindaci dei comuni interessati: ma cosa serve ancora per l’avvio dei lavori e, soprattutto, cosa bisogna fare per poter ottenere un crono programma che determini in modo chiaro e netto i tempi per l’avvio di un’Opera attesa in Calabria da 20 anni?”