Provincia approva ampliamento del March: lavori a gennaio
Con il parere favorevole della Giunta provinciale giunge l’approvazione della delibera n. 296 a firma del presidente Sergio Abramo per l’ampliamento del museo archeologico e numismatico March ubicato in Villa Margherita.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, presentato di recente dal dirigente del settore Patrimonio Gianmarco Plastino riguarderà lavori operativi dal mese di gennaio prossimo e che dureranno circa quattro mesi secondo un costo complessivo di 265 mila euro.
L’intervento è da intendersi quale prima fase realizzativa di un programma complessivo che l’Amministrazione intende perseguire, mirato al recupero dell’integrità storica delle strutture monastiche dell’ex monastero di Santa Chiara. Per l’importanza storica del complesso, tutte le successive fasi progettuali verranno sottoposte al parere della competente Soprintendenza; sono previsti, infatti, solo interventi interni a carico di nuove tramezzature ed aperture che non alterano il comportamento globale della struttura insieme ad un processo di riorganizzazione degli spazi interni nel rispetto dei vincoli architettonici.
Nello specifico, sono previste le seguenti fasi: ampliamento degli spazi espositivi con aperture murarie di collegamento tra l’area esistente e quella adiacente, al fine di riprendere l’originario impianto planimetrico in conformità con il restitutivo prospetto; nuova collocazione dei locali igienici sanitari; pavimentazioni e zoccolino in parquet; rivestimenti in gres; tinteggiature e finiture; manutenzione di infissi prospicienti la corte interna e manutenzione del portone d'ingresso; allestimento museografico-impiantistico-multimediale; nuovi impianti idrici, elettrici e di condizionamento e relativi allacci alle reti esistenti. Per quanto riguarda tutti gli impianti, si terrà conto di quelli esistenti, predisponendo allacci a continuazione degli stessi al fine di servire i nuovi spazi espositivi e i locali igienici sanitari.
L'edificio si trova in pieno centro storico, la sua posizione è dunque ideale per poter costituire un polo culturale aggregante e di forte stimolo per la cittadinanza. Sull’area in questione sono consentiti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo. L’epoca di costruzione del complesso, nato come monastero di S. Chiara, risale ai primi anni del ‘300.
La costruzione fu completata presumibilmente nell'800. Il monastero fu soppresso il 5 aprile 1886 e immediatamente passò al Demanio; solo nel 1887, in parte dell’edificio, fu allocato il museo provinciale precedentemente situato in piazza Tribunale. Il museo archeologico è sorto nel 1897 e negli anni 2000 fu oggetto di un'importante ristrutturazione.