La discarica di Alli al centro di una riunione con Fiamma Tricolore: analizzate criticità
Nel corso della riunione della Segreteria Provinciale del Msi-Fiamma Tricolore alcuni militanti hanno sollevato il problema, grosso, della situazione ambientale e lavorativa che ormai notorio attanaglia la famigerata discarica di Alli, posta alle porte di Catanzaro.
Ed allora abbiamo cercato di documentarci attingendo, oltre che ai siti internet (da cui curiosamente sono però scomparsi tantissimi “pezzi” che riguardavano l’argomento), anche direttamente con gli operatori del settore e le amministrazioni interessate, ed il quadro che emerge è veramente grave e degno di adeguata attenzione.
“Ad Alli ormai si vive quotidianamente una situazione veramente insostenibile per una società che vuole caparbiamente definirsi “civile”. Come è noto è in atto una vera e propria “guerra tra poveri” riguardante i Comuni che hanno diritto a sversare nel sito per cui sempre più spesso tantissimi camion pieni vengono rimandati indietro perché ormai per quel giorno l’impianto è saturo; i lavoratori hanno recentemente messo in atto una protesta veramente estrema perché le retribuzioni, spesso unica fonte di sostentamento per l’intera famiglia, arrivano in ritardo ed attualmente sono ferme a due mesi fa".
"La gestione del sito è affidata da ormai due anni in regime di prorogatio mentre non si ha più notizia dei lavori relativi all’ampliamento del sito. Nonostante la gara conclusa e le altissime somme già finanziate (ed erogate?) per la necessaria ed urgente realizzazione; mancano inoltre – avanza la nota - notizie chiare in riferimento allo stoccaggio in sicurezza dei rifiuti, in particolare per quanto riguarda il regolare stoccaggio dell’organico da cui si crea il percolato, sostanza pericolosa ed altamente inquinante laddove non sia stipata in apposite “vasche”, ed adeguatamente trattata, prima che venga in contatto con il terreno e vi si infiltri; a chi, per fare il proprio lavoro di cronista, cerca di saperne di più, vengono fornite puerili scuse per non rispondere ai quesiti posti”.
“Questa situazione fa certamente sorgere tantissimi dubbi a noi normali cittadini sull’intera gestione del sito (economica, operativa, ambientale), dubbi che sarebbe opportuno che venissero eliminati e, siamo sicuri, che quanti preposti ai controlli ed alle verifiche del caso se ne stiano già occupando, altrimenti sarebbe opportuno che intraprendessero subito le necessarie azioni a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e dei lesi diritti dei lavoratori, prima che il tutto risulti ormai troppo tardi”.