Solano porta all’attenzione dell’Anci il risanamento del Vibonese: elencate criticità

Vibo Valentia Attualità

L’azione amministrativa perseguita dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano ha ottenuto l’attenzione dell’assise nazionale degli amministratori locali conclusa ad Arezzo.

Una delle tante riunioni con i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi (l’Unione delle Province d’Italia) e dello stesso Governo.

“Incontri nei quali - ha affermato il presidente Solano - ho evidenziato la necessità per la nostra realtà territoriale di portare a compimento - attraverso un’interazione istituzionale - l’opera di risanamento della Provincia di Vibo. Condurre, in tempi brevi, l’Ente fuori dal dissesto significherebbe, infatti, garantire servizi efficienti ai cittadini in settori fondamentali quali la scuola, la viabilità stradale e l’ambiente, che dopo anni di abbandono - ha sottolineato Solano - necessitano di interventi strutturali e non a tampone come quelli che siamo stati costretti fin qui ad effettuare tra mille difficoltà”.

Ad Arezzo, il presidente della Provincia di Vibo ha avuto, quindi, l’occasione di interloquire in maniera propositiva con il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Achille Variati, che conosce bene la situazione della Provincia di Vibo Valentia in quanto è stato presidente nazionale dell’Unione delle Province d’Italia.

Un’azione ad ampio raggio, dunque, quella di Solano che, nei giorni scorsi, aveva anche inviato una comunicazione ufficiale alla rappresentanza parlamentare del Vibonese, facendo riferimento al fascicolo emendamenti sulla legge di Bilancio 2020, depositato dall’Upi a seguito dell’audizione avuta dalle apposite Commissioni riunite di Camera e Senato.

Nella missiva istituzionale - indirizzata al senatore Giuseppe Mangialavori, alla senatrice Gelsomina Vono e agli onorevoli Riccardo Tucci, Antonio Viscomi, Wanda Ferro e Dalila Nesci - si chiede: ‘di voler esaminare gli emendamenti a supporto della Provincia di Vibo Valentia (in particolare quello relativo alla durata del Piano stabilmente riequilibrato) e di sostenerli, direttamente o tramite i capigruppo e i colleghi parlamentari, nell’interesse dell’intero territorio provinciale’.