Miti contemporanei. A chiudere la rassegna al Cilea è “La Tempesta” di William Shakespeare
Una biblioteca che sarà metafora di tutto il percorso del protagonista a partire dall'interprete di Prospero, ovvero Eros Pagni, che domani chiuderà l'VIII edizione del Festival "Miti Contemporanei". Di scena "La Tempesta" di William Shakespeare, nella versione realizzata da Luca De Fusco.
Si tratta di uno dei più importanti spettacoli attualmente in tournée, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli con Teatro Nazionale di Genova e Fondazione Campania dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia,
Eros Pagni è uno tra i più grandi attori italiani, di teatro, ma anche di cinema (per il suo ruolo ne "La cena", di Scola, ha vinto il Nastro d'argento), senza contare le interpretazioni in produzioni televisive, ha collaborato con i più importanti registi italiani. Per "Salomè" ha vinto il premio "Maschere del teatro" come migliore attore, premio conquistato (con la denominazione "Olimpici del teatro") anche nel 2003, nel 2006 e nel 2013, come premio speciale. E ancora, vincitore del Premio Anct nel 2006.
Al suo fianco, Gaia Aprea, una delle attrici più acclamate della nuova generazione, che ha lavorato con i più grandi registi, da Mauri, a Ronconi, a Scaparro. E' stata impegnata più volte nelle tragedie classiche in scena al Teatro antico di Siracusa, da "Andromaca" a "Edipo". Premio "Olimpici del teatro" nel 2004 come migliore attrice esordiente, ha conquistato inoltre, tra gli altri riconoscimenti, nel 2018, con la "Salomè" diretta da De Fusco, il premio "Maschere del teatro" come migliore attrice.
Completano questo cast d'eccezione Alessandro Balletta, Silvia Biancalana, Paolo Cresta, Gennaro Di Biase, Gianluca Musiu, Alessandra Pacifico Griffini, Alfonso Postiglione, Carlo Sciaccaluga, Francesco Scolaro, Paolo Serra, Enzo Turrin.
La regia e l'adattamento, come si diceva, sono di Luca De Fusco, direttore del Teatro Stabile di Napoli e direttore artistico del Napoli Teatro Festival dal 2011, regista e drammaturgo tra i più importanti della scena contemporanea. Lo spettacolo che proporrà domani sera ha debuttato con successo, lo scorso giugno, alla rassegna Pompeii Theatrum Mundi (Sezione Progetti Speciali del Napoli Teatro Festival) e offre una lettura de "La Tempesta" in cui tutto avviene nella mente del protagonista".
"Prospero è "un mago chiuso nel suo luogo di studio e riflessione che si trasfigura con giochi di allucinazioni creando un’isola che non c’è - spiega De Fusco, nelle note di regia - tutto è nella testa del mago, compresi Ariel e Calibano, che divengono in questa lettura una sorta di Jekyll e Hyde. Ecco perché la scena della Tempesta è una citazione della biblioteca mediatica del protagonista, ecco perché i suoi avversari si presentano con abiti delle più svariate epoche, essendo nient’altro che citazioni della cultura occidentale, l’unica esperienza che questo intellettuale agorafobico abbia avuto nella sua vita".
Un evento unico, dunque, per un viaggio nel teatro contemporaneo che rilegge il mito.