La comunicazione in sanità: la cura della relazione, seminario tra giornalisti e infermieri
Comunicare diventa fondamentale nel campo sanitario. Tra medici e infermieri. E tra personale e cittadini. Si comunica in Calabria? La risposta è purtroppo negativa, con un deficit che emerge chiaramente dal seminario organizzato dall’Opi di Cosenza insieme al Circolo della Stampa “M.R. Sessa”.
Gli infermieri cosentini, attraverso il presidente Fausto Posato, hanno voluto incontrare i giornalisti per ascoltare, proporre e soprattutto rilanciare l’aspetto comunicativo nel loro settore. Una giornata intensa, presso la Sala Convegni del "Parco Acquatico", alla quale hanno preso parte anche alcuni studenti del Liceo scientifico “Scorza” con la prof Rossella Costabile che, nei prossimi giorni, scriveranno alcuni articoli su quanto emerso.
“Nella società della comunicazione globale, dove le informazioni viaggiano veloci e le interazioni sono quanto mai affidate ai nuovi social network, emerge la necessità di migliorare l’approccio comunicativo, delle volte troppo diretto e quindi un po’ distaccato dal contesto globale del malato oppure troppo amichevole, modalità non corretta e giusta nella gestione completa dell’assistenza è l’obiettivo primario. La comunicazione quindi è di vitale importanza in quanto entra a far parte a pieno titolo della relazione terapeutica che è una relazione d’aiuto i cui protagonisti sono il paziente e l’operatore sanitario.
La comunicazione in sanità è un campo che investe tout court tutte le figure professionali che girano attorno al malato”, ha rimarcato ad esempio il prof Franco Mollo, vicepresidente del Circolo della stampa. Nello specifico ambito infermieristico assume fondamentale importanza la qualità della comunicazione e della relazione che si instaura tra infermiere e persona assistita. L’infermiere, infatti, oltre agli interventi tecnici, nel prendersi cura del malato svolge una funzione supportiva e terapeutica attraverso il dialogo, allo scopo di stabilire un’interazione efficace e personalizzata, che miri al soddisfacimento dei bisogni, al recupero dell’autonomia e dell’adattamento allo stress che ogni malattia porta con sé. E se Michelino Braiotta,dirigente medico presso l’Asp di Cosenza ha evidenziato alcune perplessità sul ruolo, non secondario, dei medici e del supporto infermieristico anche oltre le mura ospedaliere; Elly Sirianni, giornalista in servizio presso l’Azienda Ospedaliera di Cosenza ha invece tracciato un excursus sul contenzioso e sul consenso informato.
Francesco Mannarino, che ha moderato l’incontro, si è poi soffermato sullo scopo di dare particolare rilevanza all’interazione con i media “per dare la possibilità di cercare approcci diversi e meno tecnici ai bisogni dei cittadini”. Tante tematiche, dunque, alle quali Fausto Sposato, supportato anche dalla segretaria dell’Opi Adriana Imbrogno, ha cercato di dare risposte e intravedere nuove possibilità.
La base su cui partire è sostanzialmente quella del nuovo codice etico promosso dalla Federazione nazionale degli infermieri. Dalle problematiche del 118 all’accoglienza; da un linguaggio comune alla partecipazione attiva. Tutti spunti attraverso cui poter incidere realmente e dare un nuovo slancio alla sanità. Con una comunicazione certamente diversa. Nuova, per alcuni versi. Nelle prossime settimane giornalisti ed infermieri torneranno a discutere di questo nelle aule e direttamente nelle scuole cittadine. Un segnale evidente del problema avvertito ed un modus operandi innovativo per intensificare la conoscenza di quel che si fa e di quel che, ancora, occorre fare.