Guccione (Pd). Sanità si predica bene e si razzola male
L’on. Carlo Guccione questa mattina ha partecipato alla manifestazione indetta dalla Cgil sui temi del diritto alla salute presso il presidio sindacale dell’ospedale regionale “Annunziata” di Cosenza. “Il valore e la centralità del diritto alla salute –ha detto Guccione, commentando l’iniziativa- deve fare da guida ad un giusto risanamento e alla riorganizzazione di un nuovo sistema sanitario regionale che metta al bando privilegi e sprechi, attraverso una politica della prevenzione e del potenziamento dei servizi sanitari per l’assistenza sul territorio. Dal presidente della Giunta regionale, on. Scopelliti, sono venuti in questi mesi solo dei “no” penalizzanti per Cardiochirurgia a Cosenza e per il Nuovo Ospedale cittadino che, di fatto, emarginano Cosenza e la sua provincia, con oltre 800 mila abitanti, quasi la metà della Calabria”. “Si predica bene –ha proseguito il Consigliere regionale del Pd- ma si razzola male. Si continuano a fare scelte, infatti, che vanno nella direzione di costruire un sistema sanitario regionale che alimenta il debito ed eroga un servizio di cura non adeguato alla forte domanda di sanità esistente. Non si intravedono neanche interventi per far fronte all’emergenza in cui si trova attualmente l’ospedale civile di Cosenza. Un ospedale che riesce ad erogare servizi solo grazie al lavoro e all’abnegazione dei medici e dei paramedici che operano in una condizione di estrema difficoltà per mancanza di personale, di moderne apparecchiature e, in molti casi, anche di materiale sanitario di consumo quotidiano come garze, disinfettanti, siringhe, ecc e, in alcuni casi, anche dei farmaci. Molti reparti si reggono grazie al lavoro di quei medici precari che Scopelliti voleva licenziare e che, grazie alla battaglia condotta nelle settimane scorse, hanno ottenuto la proroga di un altro anno di un incarico di cui l’ospedale non può fare a meno se non si vogliono chiudere interi reparti o praticare nuovi accorpamenti. In queste settimane il Commissario dell’Azienda Ospedaliera, dott. Gangemi, ha declassato da unità operative complesse con primari a Unità Operative Semplici reparti di grande importanza e unici nella nostra provincia come Malattie Infettive, Urologia, e Pneumologia. Per non parlare della vicenda di Ortopedia che costringe i sei medici rimasti ad una turnazione massacrante che mette a rischio la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza”. “C’è bisogno –insiste Guccione- di provvedimenti immediati con una deroga al blocco del turn over, così come è avvenuto per altre regioni, solo per l’Area Medica. All’Annunziata mancano 150 medici, 140 operatori Socio Sanitari, 50 tecnici di Laboratorio e di Radiologia. Bisogna fare presto perché c’è a rischio la capacità della struttura ospedaliera di poter offrire adeguati livelli di cura ai cosentini. Nel Piano per il riordino della rete di emergenza-urgenza della Regione Calabria del 13 ottobre 2010 l’Annunziata veniva classificato come Ospedale Hub e nel documento allegato al Piano di Rientro si spiegano le funzioni che deve offrire un presidio ospedaliero così qualificato. Ad un certo punto si legge. “l’ospedale deve essere dotato, tra l’altro, da Cardiologia con Emodinamica Interventistica H24, Neurochirurgia, Cardiochirurgia e Rianimazione Cardiochirurgia, Chirurgia vascolare, ecc, ecc…”. “Scopelliti, quindi –conclude l’esponente del Pd- deve applicare ciò che dice il Piano di Rientro di cui lui è Commissario e che prevede per l’Annunziata di Cosenza, con funzioni hub, anche Cardiochirurgia. Dopo quasi un anno dalla legislatura è arrivato il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti”.