Avanzano oltre 2 mln al Comune di Cariati: la Giunta recupera e investe

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GRECO-SALVATI

“Mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, ammontano ad oltre 2 milioni e 100 mila euro gli importi a residuo mai richiesti nella passate gestioni e che potranno essere utilizzati come cassa per investimenti. Tra le priorità dell’Amministrazione Comunale, nel quadro del programma politico-amministrativo condiviso con la Città, finalizzato a migliorare la qualità dei servizi e della vita, ci sono sicuramente la riqualificazione ed il prolungamento del lungomare Cristoforo Colombo, l’efficientamento della rete idrica per portare a soluzione il fenomeno della torbidità dell’acqua ed il ripristino della sorgente Acquarella per potenziare l’approvvigionamento idrico.”

È quanto fa sapere il Sindaco di Cariati, Filomena Greco, informando con l’assessore al bilancio Sergio Salvati che la Giunta Comunale ha “dato in tal senso doppio indirizzo alle aree finanziaria e tecnica: alla prima, di avviare le procedure per richiedere in tempi celeri gli importi a residuo; alla seconda, di adattare la progettazione del 2010 rispetto alle intervenute esigenze del territorio e della comunità.”

Le posizioni dell’Ente rispetto ai residui sono stati oggetto di un incontro ad hoc tra il Primo Cittadino e l’Assessore Salvati con i dirigenti della Cassa Depositi e prestiti nella sede di Napoli.

“Tra le altre priorità individuate – si legge in una nota- che si aggiungono agli interventi già predisposti per la viabilità ed il cimitero, c’è la riqualificazione del Lungomare Cristoforo Colombo con l’abbattimento dell’attuale campo sportivo alla Marina, la possibilità di rendere fruibili i pennelli a mare e la realizzazione di nuovi parcheggi. I fondi potranno essere utilizzati anche per la realizzazione del nuovo lungomare nella zona nord, compresa tra il Porto e via G. Da Fiore in località San Leo.”

Tra gli interventi all’attenzione dell’Amministrazione Comunale c’è anche “l’efficientamento della rete idrica comunale che potrebbe contribuire all’eliminazione del materiale solido come calcare, manganese e ferro, che si è depositato negli anni nella tubazione e, con il verificarsi dell’abbassamento della pressione dell’acqua, arriva alle utenze in stato di torbidità.”

“Tra gli obiettivi – conclude la nota dell’ente - c’è anche quello di predisporre ogni azione di intervento al fine di diminuire i valori alti di durezza totale dell’acqua proveniente dall’impianto Petraro, che seppur nei limiti consentiti dalla normativa vigente in materia di acque destinate al consumo umano, tuttavia facilitano la formazione di calcare.”