Festa del vino: l’associazione San Nicola devolve il ricavato in beneficenza
Così come era stato preannunciato, l’Associazione San Nicola di Pino Morabito ha devoluto il ricavato della ‘Festa del vino’ in beneficenza. L’incasso della manifestazione tenutasi il 30 novembre scorso nel centro storico di Sambiase è stato diviso e donato all’Aism di Lamezia, con sede a Savutano, e all’Associazione di volontariato Sassolini Onlus che opera nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro. Promessa mantenuta, dunque! L’associazione da sempre non ha mai dimenticato la solidarietà, il sostegno concreto a realtà o persone in difficoltà.
Così è già avvenuto in passato e così è stato fatto anche per questa ultima edizione della Festa del vino. Le donazioni benefiche hanno dato ai sannicolini l’opportunità di vivere un sentito momento di incontro con la realtà lametina dell’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) guidata dalla presidente Angela Gaetano. Si è trattato di un vero momento di festa che l’atmosfera delle imminenti festività natalizie ha reso ancora più intenso ed emozionante.
A partecipare all’iniziativa anche il vicesindaco Antonello Bevilacqua e l’assessore Luisa Vaccaro. Sempre durante la visita alla sede Aism è stato consegnato l’assegno per l’associazione Sassolini Onlus alla componente del sodalizio Angela Isabella che da anni fa volontariato in corsia tra i piccoli pazienti affetti da patologie oncologiche. I destinatari delle donazioni hanno ringraziato l’associazione San Nicola per l’attenzione avuta per queste due importanti realtà.
Il presidente Morabito ha ribadito che non si tratta di grandi somme ma che, certamente, tutti i componenti dell’associazione San Nicola si sono ritrovati d’accordo nel fare questo piccolo gesto d’amore verso chi vive quotidianamente nella sofferenza. Da parte di tutti i componenti del sodalizio anche l’esortazione a vivere la malattia non segregandosi in casa come ancora avviene in molti casi. “Aiutateci ad aiutarvi!”, questo l’appello dei sannicolini verso chi, a causa della malattia e della conseguente disabilità, ancora teme il giudizio altrui e non riesce a socializzare, a vivere reali momenti di aggregazione. La vita associativa e l’incontro con l’altro possono contribuire notevolmente a superare quel senso di solitudine e di discriminazione spesso determinato da una società individualista e indifferente alle esigenze e ai bisogni di chi non rientra nei canoni della cosiddetta ‘normalità’.