Natale, il messaggio dell’arcivescovo: “impariamo da Gesù come ‘stare in mezzo’ ai fratelli”
Nel Natale di questo anno 2019, nel quale la nostra comunità diocesana sta riflettendo e lavorando sul tema della cittadinanza attiva, non possiamo non ricordare la parola straordinaria con la quale san Giovanni, nel Prologo del suo Vangelo, ci introduce al mistero della nascita di Gesù: «Il verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». È questa la verità che dobbiamo riscoprire, celebrando il Natale.
di Giuseppe Fiorini Morosini*
Tutto l’apparato esterno della festa (luci-canti-dolci-incontri familiari) è stato generato dalla riflessione di fede dei nostri padri, i quali hanno creduto nel mistero che, a giorni, celebreremo.
Sapere che Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi in Gesù ci ha talmente riempiti di gioia, che abbiamo creato, per la celebrazione di questo ricordo, tutto il clima di festa che ci circonda e ci circonderà nelle prossime settimane.
Dal suo «stare in mezzo a noi», è scaturito per Gesù l’impegno a lavorare per il bene di tutti noi, fino a donarci la sua stessa vita. Egli si è dimostrato per noi l’Emmanuele, il «Dio-con-noi» che condivide le nostre gioie e le nostre sofferenze, le delusioni e le speranze.
In questo anno pastorale, in cui siamo invitati a crescere nell’impegno per costruire il bene comune nel territorio ove abitiamo, impariamo da Gesù come «stare in mezzo» ai fratelli, come costruire meglio la nostra città, come lavorare per il bene comune, come lottare contro i mali che ci attorniano, come condividere, nel segno della stessa compassione e solidarietà di Gesù, le sofferenze delle famiglie in crisi o provate da qualche grave e recente lutto, dei poveri, degli anziani, dei malati, dei giovani, degli immigrati che vivono nel nostro territorio; come lottare contro ogni forma di ingiustizia e di male, che purtroppo, coesiste in mezzo a noi insieme a tanto bene. Impariamo da Gesù come «abitare in mezzo» al territorio dove abbiamo la nostra dimora terrena.
Auguri di buon Natale per tutti voi e per le vostre famiglie. Un pensiero particolare -che spero possiate condividere anche voi con me nelle forme che crederete più opportune - desidero inviarlo agli uomini e alle donne che hanno subito violenza, a quanti sono taglieggiati dalla malavita organizzata, a quanti non hanno ricevuto la giusta paga dopo il loro lavoro, ed a quanti sono costretti a lavorare in nero.
Gesù fatto uomo per noi, vi dia la sua pace e la sua serenità. Vi benedico di cuore e mi affido alle vostre preghiere.
Buon Natale e buon 2020!
*Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova