Provincia. Revocata nomina Dg, Dell’Aquila: non per le polemiche, se ne parlerà dopo le elezioni

Crotone Attualità

Il decreto del presidente della Provincia di Crotone per la nomina del direttore generale dell’ente è stato revocato. Ad annunciarlo il presidente facente funzioni dello stesso ente, Giuseppe Dell’Aquila, nel corso di un’apposita conferenza stampa.

Dell’Aquila ha sottolineato che “la scelta non è stata dettata dalle feroci critiche arrivate dal mondo politico, ma anche sindacali così come pure all’interno dello stesso consiglio provinciale, ma solo per l’avvio dell’iter delle elezioni”.

Un altro argomento della conferenza è proprio “l’annuncio che il prossimo due marzo sono state indette le elezioni presidenziali della Provincia, anche se, - ha sottolineato lo stesso Dell’Aquila, - non parteciperanno al voto più del 50% degli aventi diritti, tra cui Crotone, commissariato”.

Il presidente facente funzioni ha annunciato che “già a dicembre la Provincia aveva inoltrato un apposito quesito al Ministero dell’Interno così come all’Upi, e non avendo avuto ancora risposta, le elezioni sono state convocate nei termini previsti”.

Alla conferenza hanno preso parte anche Francesco Benincasa, Roberto Lumare, Nicola Artese, Michele Scappatura ed Alfonso Cortese (dirigenti e funzionari) e Maria Bonaiuto, che hanno accompagnato il presidente facente funzioni.

Non ha mancato, Dell’Aquila, di sottolineare “le forti critiche ricevute per il decreto per la nomina del direttore generale dell’ente, con costi pari a quasi 100 mila euro che, a suo dire, sarebbe stato molto utile all’ente”.

Ha respinto, in particolare, le accuse che gli sono state mosse dal sindaco di Scandale e consigliere provinciale, accusato di aver contribuito ad indebitare l’ente sotto la gestione del presidente Sergio Iritale.

Per Dell’Aquila “gli attacchi subiti per il decreto di nomina del direttore generale dell’ente, lasciato al nuovo presidente che verrà eletto, sono stati politici e ne ha anche per il suo partito, il Pd”.

Ha sottolineato, infatti, che “per il decreto era stato accusato di aver fatto un inciucio politico, mentre, poi, tra i tre curriculum presentati c’è quello del sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, proprio del Pd”.