Assoagry: “Nel 2019 donate 60 tonnellate di alimenti”
Sessanta tonnellate di alimenti donati ad un centinaio di famiglie assistite, e più di cinquemila (tra capi di abbigliamento, libri, mobili usati e giocattoli) i pezzi distribuiti all’interno del suo mercato solidale. Sono i numeri dell’associazione “Assoagry” sull’attività svolta fino al 31 dicembre. Assoagry sembra aver trovato la formula adeguata a fare della propria associazione un punto di riferimento per le persone con disagio di Catanzaro e dintorni, con la sua struttura di oltre 400 mq ad Amato, il furgone per la distribuzione delle derrate che va avanti e indietro per le strade del comprensorio, ed una rete di relazioni sempre più ampia e capillare.
“Quanto siamo cresciuti nel tempo, con i tanti sacrifici fatti e l’impegno assiduo dei nostri soci e volontari, ci riempie di orgoglio – commenta Vittorio Corrado, che ha fondato l’associazione assieme alla moglie, Nancy Aranzalez, che oggi la presiede – Ma al tempo stesso ci dà la dimensione di quanto siano aumentati i bisogni delle persone che a noi si rivolgono, e non solo per la spesa”.
“Assoagry”, infatti, rappresenta anche un punto di incontro e di ristoro, in cui le persone trovano consolazione, in un clima familiare che le immancabili tisane, accompagnate da dolci e biscotti, contribuiscono a rendere ancora più accogliente. Ogni problema, che ha a che fare con visite mediche, consulenza legale e fiscale e quant’altro, ha sempre una soluzione grazie all’impegno dei soci, dei volontari e dei professionisti che prestano la propria attività in maniera gratuita agli assistiti dell’associazione.
“Il sostegno di catene alimentari importanti (quali la Coop), del Banco Alimentare, del Mercato ortofrutticolo e di privati consente, poi, ad Assoagry di rifornire in gran parte i propri assistiti dei beni di prima necessità, anche freschi, tramite l’utilizzo di una cella frigorifera, donata all’associazione, che permette la conservazione di frutta e verdura. Ci sono, poi, quei commercianti che consegnano i capi invenduti degli anni precedenti, consentendo alle famiglie di potersi vestire con abiti firmati, dotati di cartellino, al mercato dell’associazione”.