Rivogliono il trattore sequestrato, inseguono il carroattrezzi: arrestati padre e figlio
Un mezzo rubato 13 anni fa, ritrovato casualmente dai carabinieri e sequestrato, ha innescato ieri una presunta aggressione con relativo tentativo di rapina, consumatisi lungo la strada ai danni di un carroattrezzi che aveva prelevato il mezzo per conto dei militari e lo stavo portando in un deposito giudiziario.
Alla fine, è scattato così l’arresto per due persone, A.E. e V.E., padre e figlio rispettivamente di 65 e 35 anni, entrambi di Serra San Bruno, che - finiti ai domiciliari - dovranno ora rispondere, appunto, del reato di rapina.
Per comprendere meglio l’accaduto bisogna partire da un’attività eseguita nella mattinata di ieri dai carabinieri della Stazione Forestale di Serra, che durante una perlustrazione nella campagne della zona, hanno ritrovato il trattore, senza targa, con il numero di telaio che ha permesso di risalire al fatto che il mezzo fosse stato trafugato in Sicilia nel 2007.
Dopo il ritrovamento, così, i militari hanno contattato una ditta autorizzata per prelevarlo ma mentre il carroattrezzi era in viaggio verso il deposito giudiziario di Vibo Valentia, all’uscita di Serra San Bruno, è stato seguito da un’auto, una Fiat Panda, con a bordo una persona che gli ha fatto cenno di fermarsi.
Una volta accostato, la stessa persona - poi identificata nel 65enne – sarebbe scesa dalla vettura e avrebbe minacciato e strattonato l’autista della ditta per farsi consegnare il mezzo agricolo, sostenendo di esserne il proprietario.
Ovviamente, l’autista del carroattrezzi, non potendo accontentarlo, lo ha invitato a rivolgersi ai Carabinieri, dato che il trattore era stato precedentemente sequestrato.
A questo punto, il carroattrezzi ha ripreso la marcia verso il capoluogo, percorrendo la Statale 713 bis ma a un certo punto si è reso conto di essere ancora seguito dalla stessa Panda, decidendo così di chiamare i militari, informandoli che si sarebbe recato verso la Caserma cittadina e chiedendo il loro intervento.
E qui sarebbe successo l’inaspettato: sempre il carroattrezzi, dopo aver invertito la marcia ad una rotonda, continuando ad essere seguito dall’auto, avrebbe visto arrivare una seconda vettura, una Volkswagen Tiguan, condotta da un giovane che avrebbe provato a sbarrargli la strada invadendogli sua corsia.
Il mezzo, quindi, con una manovra repentina sarebbe riuscito a divincolarsi dirigendosi verso la sede della Compagnia Carabinieri ancora, però, seguito, stavolta, da entrambe le autovetture, che avrebbero eseguito anche delle manovre azzardata. In particolare, la Tiguan lo avrebbe superato mentre la Panda l’avrebbe affiancato costringendolo a fermarsi.
A questo punto padre e figlio sarebbero scesi intimando con foga all’autista del carroattrezzi di consegnargli il trattore. Da quanto ricostruito dai militari, ed in particolare, il 55enne avrebbe iniziato a percuotere l’autista della ditta con un bastone tentando di colpirlo mentre era ancora nell’abitacolo, ma l’autista sarebbe riuscito ad allontanarsi cercando di divincolarsi.
Una fase concitata, dunque, a cui avrebbe assistito anche un Carabinieri Forestale libero dal servizio e che si trovava di passaggio lungo la strada, subito fermatosi anch’egli per bloccare l’aggressione.
Dopo poco l’arrivo delle pattuglie della Radiomobile e della Forestale di Serra che hanno identificato i presenti ed effettuato i primi accertamenti.
Perquisite le auto dei due familiari i militari ci hanno ritrovato il bastone ma anche due coltelli all’interno. Padre e figlio sono stati così portati in caserma e dopo l’arresto posti ai domiciliari.