Teatrop celebra la Giornata della Memoria a Lamezia
«Tutti noi abbiamo un amico che ci ha detto "non vi chiamo più servi ma amici", e proprio dalla considerazione dell'altro e dal sentimento di amicizia che possiamo costruire un mondo migliore» - con queste parole il vescovo di Lamezia Terme, S.E. Mons Giuseppe Schillaci, ha aperto l'iniziativa organizzata dalla compagnia teatrop, in occasione del Giorno della Memoria.
"Con la luna per mano" è lo spettacolo de I Teatrini di Napoli, andato in scena per la rassegna “Teatro Ragazzi”, a Lamezia Terme. Pierpaolo Bonaccurso, direttore artistico della stagione teatrale, ha spiegato che in una giornata così importante da ricordare, si è pensato di offrire ai ragazzi una rappresentazione che avesse un tema positivo, che gli mostrasse la bellezza delle relazioni umane contro ogni forma di guerra e ostilità.
È intervenuta, durante la presentazione dello spettacolo, anche Giorgia Gargano assessore alla Cultura di Lamezia Terme che con entusiasmo e spontaneità ha affermato: «Non ho mai visto un pubblico più bello di questo, qui al Teatro Grandinetti», rivolgendosi ai bambini vivaci seduti in platea, da quelli più piccoli delle scuole per l'infanzia a quelli più grandi delle scuole primarie. «Essere qui in un clima di festa ci ricorda come anche nei momenti storici terribili, in cui sembra che la cattiveria vinca, noi possiamo cambiare le cose impegnandoci individualmente, provando ad essere bravi figli e bravi genitori».
Ha preso parola infine il sindaco della città Paolo Mascaro che per prima cosa ha ringraziato la compagnia teatrop per aver portato a teatro centinaia di bambini organizzando una bellissima iniziativa. «Oggi i bambini devono riflettere, - ha poi continuato il primo cittadino - lo spettacolo che stanno per vedere deve essere un buon spunto per capire come affrontare l'inimicizia e la conflittualità che esiste in molti aspetti della vita. Noi tutti dobbiamo diffondere un messaggio di positività e dobbiamo impegnarci affinché i bambini crescano in un mondo migliore».
“Con la luna per mano” ha portato in scena un incontro, un'amicizia che potrebbe sembrare impossibile.
Sul palco una bambina ha cominciato a giocare con la luna, ovvero con un palloncino che sembra un sogno inafferrabile. Questo fluttuando leggero nell'aria, ha creato una simpatica e sinuosa danza, andandosi a posare poi vicino alla protagonista della. Tra un gioco e un'illusione cromatica avviene una trasformazione, la luna diventa anch'essa una bambina in carne ed ossa... o è una pura immaginazione della protagonista?
Lo spettacolo introduce il tema, tanto familiare ai bambini dell'amico immaginario, una presenza felice e benvoluta, che fa sì che ogni bimbo si senta capito e soprattutto non rimanga mai da solo. La forza della fantasia, la voglia di incontrare l'altro e l'animo volto alla scoperta sono le caratteristiche umane che creano i veri antidoti all'odio e alla discriminazione, antidoti di cui c'è ancora molto bisogno: amicizia, vicinanza e dialogo.