Fallimento Manital Idea, Forlano (UilTrasporti): “500 i lavoratori a rischio in Calabria”
“Venerdì 31 gennaio al tribunale delle Imprese di Torino, davanti al giudice della sezione fallimentare Stefano Miglietta, le organizzazioni sindacali hanno assistito all'ennesimo triste capitolo della vertenza Manital Idea.” A renderlo noto è Carlo Forlano della UilTrasporti Calabria, che aggiunge: “Una vicenda grottesca giocata sulla pelle di 10 mila lavoratori sparsi in tutta Italia di cui ben 500 impiegati in Calabria in differenti commesse. Dinnanzi al giudice fallimentare l’amministratore delegato Luigi Grosso ha ammesso il grave stato di insolvenza della società e ha chiesto al giudice di ammettere la società all’amministrazione straordinaria. Il giudice si è riservato di decidere. La prossima udienza è stata fissata il 4 febbraio ma l’epilogo sembra ormai scontato.”
Forlano prosegue precisando che la UilTasporti Calabria “auspica che il tribunale metta in sicurezza quel che resta della Manital a tutela di tutti i creditori: lavoratori, aziende subappaltanti. “
“In provincia di Cosenza – chiosa Forlano - la Manital Idea ha ceduto in subappalto il servizio di pulizie dell'Università della Calabria e non vorremmo che accadesse quanto già avvenuto con l'impresa Puliservice. Il 9 gennaio l'azienda reggina ha comunicato a sindacati, Consip, Corte dei Conti e Agenzie delle Entrate di aver interrotto il consorzio con Manital per tutti i servizi di facility management degli immobili ad uso ufficio delle pubbliche amministrazioni a causa degli ingenti danni di natura operatoria, economica e di immagine subiti dalla collaborazione con Manital Idea.”
L’esponente della Uil Trasporti Calabria avanza rendendo nota la viva preoccupazione del sindacato “per lo stato di insolvenza della Manital Idea perché rischia di mettere in difficoltà le subappaltanti con ripercussioni sui lavoratori e lo stato di salute delle stesse aziende.”
“Occorre un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali – conclude Forlano - affinché siano tutelate tutte le maestranze interessate e siano difesi i livelli occupazionali così come previsto nei cambi di appalto.”