Deragliamento Frecciarossa: 5 operai indagati per la morte dei macchinisti
La morte del macchinista di origini reggine Giuseppe Cicciù e del suo collega Mario Di Cuonzo non sarebbe legato al caso ma secondo gli inquirenti si sarebbe verificato un “errore umano”.
Proprio per questo presunto errore, consistito nell’avere lasciato uno scambio ‘aperto’, al momento risultano iscritti nel registro degli indagati i cinque operai intervenuti l’altra notte sullo svincolo in corrispondenza del quale si è verificato il deragliamento del treno Frecciarossa (QUI).
Per la Procura di Lodi – che indaga per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni colpose – l’iscrizione degli indagati è atto dovuto in vista dell’esecuzione di una serie di accertamenti irripetibili, in particolare sui binari, ai quali, a titolo di garanzia, dovranno partecipare anche avvocati e consulenti degli stessi indagati.
Dai 5 dipendenti di Rfi, intorno alle 4 del mattino, era partito un fonogramma col ‘via libera’ finito alla Direzione territoriale di Bologna, responsabile su quel tratto dell’alta velocità. Sentiti dagli investigatori, i quattro operai e il capo-squadra avevano negato di avere commesso l’errore.