Il premier Conte a Gioia Tauro per il Piano Sud 2030: “Qui parte cantiere per il futuro”
“Oggi siamo qui per piantare le radici delle nostre idee e del nostro progetto. É la prima volta che un Governo progetta un impegno decennale per il sud”: sono le parole del premier Giuseppe Conte intervenuto a Gioia Tauro per presentare il Piano sud 2030.
Nel calderone ci sono investimenti, infrastrutture, nuove opportunità per i giovani, obiettivi che Conte ha illustrato con il ministro per il Sud, Peppe Provenzano e il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
Nel suo lungo intervento Conte ha affermato di aver chiesto la “fiducia anche sulla base di un impegno solenne rivolto a tutti gli italiani, di rilanciare il Sud, di abbattere le barriere che dividono paese, ridurre squilibri, arginare lo spopolamento, fermare le esportazioni delle migliori eccellenze, i giovani. Oggi siamo qui, per progetto corale di tutti noi”.
Il piano è “progettato secondo una linea d’azione meditata”, dal momento che, come ha ribadito il premier, “gli interventi spot non fanno rumore. Bisogna insistere mese dopo mese, anno dopo anno”. E la scelta di presentare il piano è ricaduta su Gioia Tauro perché “crocevia nel traffico di merci nel Mediterraneo. E poi è un simbolo delle opportunità di crescita finora mortificate, che vogliamo realizzare con il nostro Piano”.
Tuttavia con il progetto messo in campo il Governo intende parlare “a tutta l’Italia. Oggi a Gioia Tauro abbiamo aperto il cantiere dell’Italia del futuro, posto le basi per asfaltare la strada del riscatto, per liberare le molteplici energie culturali, personali economiche sociali che sono al Sud”.
Ha quindi illustrato i numeri, le cifre che il governo intende investire al sud: “Ogni investimento pubblico deve riservare il 34% della spesa al Sud: è un vincolo di legge. E chi lo volesse rimuovere in futuro se ne prenderà la responsabilità”. Ed entro il 2021 sono previsti 33 miliardi di investimenti in opere appaltabili, alcuni dei quali inseriti in un contratto di programma con Anas e Rfi molto corposo.
L’obiettivo è quello di diminuire il tempo di percorrenza lungo i binari. Se infatti per “spostarsi tra Roma e Torino servono 4 ore, tra Roma e Reggio 5 e più ore” il governo sta lavorando per “portare a 4 ore il di percorrenza dei treni da Roma a Reggio Calabria. E vogliamo migliorare i servizi: abbiamo stanziato 3 miliardi per l’alta capacità e lavoriamo per l’alta velocità al Sud per alcuni snodi”.
Rassicurazioni inoltre sulla 106 e sul terzo megalotto per i quali sono previsti investimenti per 1,3 miliardi: “la ministra De Micheli sarà in Calabria il 10 marzo per inaugurare la partenza dei lavori”, ha assicurato Conte.
Per Provenzano, poi, il piano serve per garantire il diritto a restare, “abbiamo voluto mantenere un impegno: mettere il Sud in cima ai nostri pensieri e farlo per tutto il Paese. Per anni si è parlato di immigrazione, ma ci si è dimenticati dell’emigrazione dal sud. Con questo Piano vogliamo garantire il diritto a restare. Se si va via, però, non è solo per mancanza di lavoro. Quello manca anche altrove. Ciò che manca al Sud è la prospettiva di futuro. Per questo nasce Piano 2030, per dare una prospettiva”.
L’obiettivo è anche più grande, perché il governo mira a “fare di Gioia Tauro una grande sfida nazionale” e intende farlo “con il rafforzamento della Zona economica speciale”.
Per l’Azzolina, invece, il progetto presentato oggi è un’occasione “importantissima. Presentiamo un Piano che serve anche ad evitare che uno studente sia costretto ad andare via dalla propria terra”.