Coronavirus. In Calabria è “psicosi” per un caso sospetto. Direttore 118: “nessun pericolo”
Il Coronavirus sta mettendo a dura prova, in queste ore, il nord Italia tra casi accertati, isolamenti e blocco delle attività pubbliche in via preventiva.
Ad aggravare il tutto c’è la “psicosi” da contagio che in egual modo tormenta il Paese ma anche i calabresi: proprio nella nostra regione, difatti, si registra l’allarme per un caso “sospetto” che riguarda una giovane atterrata all’aeroporto di Lamezia Terme con 37,5 di febbre.
La ragazza, una 26enne di Catanzaro, è arrivata ieri sera presso lo scalo della città della Piana, dopo essere stata per qualche giorno a Venezia per lavoro.
Durante i controlli lo scanner termico presente in aeroporto ha segnalato, appunto, una temperatura di 37.5 gradi ma in assenza di altri sintomi. Temperatura accertata nuovamente in ospedale con un risultato di 36.9°.
Provenendo da un’area italiana ad altissima sorveglianza, la 26enne è stata comunque ricoverata nel reparto di “Malattie infettive” dell’Ospedale “Pugliese” di Catanzaro (struttura regionale individuata quale riferimento per l’emergenza), in regime di isolamento a pressione negativa. La paziente non è transitata per il Pronto Soccorso, giungendo direttamente nel reparto.
In merito al caso - che sta creando allarmismo tra la popolazione calabrese - è intervenuta la Regione Calabria con un comunicato stampa in cui ha rassicurato ma precisato anche che l’allerta sia massima e invitato ad evitare allarmismo.
“La situazione è sotto controllo in Calabria” specifica l’ente, evidenziando come “la paziente, di 26 anni, domiciliata a Catanzaro, era di ritorno da Venezia (aereo con scalo a Fiumicino) ieri sera. Nelle ultime 24-36 ore – aggiunge la nota – aveva partecipato ad un convegno insieme ad un collega, a sua volta contatto del trentottenne identificato come ‘caso 1’ a Codogno e ricoverato per Covid19”.
“Attualmente – sottolinea ancora la Regione – la situazione è sotto controllo e la paziente è completamente asintomatica. I risultati del test per SARS-CoV19, effettuato in sede, si attendono per la tarda mattinata”.
Al comunicato dell’ente sono seguite le dichiarazioni rassicuranti di Antonio Talesa, direttore dell’area centrale della Calabria del 118 e referente vicario della sanità regionale per la maxi emergenza, che ha smorzato l’allarme affermando che “Non c’è attualmente nessun pericolo. L’immediata identificazione con contestuale ricovero della giovane 26enne - ha aggiunto - dimostra che i controlli in Calabria sono serrati al punto da creare un cordone sanitario impenetrabile”.
Talesa, che in passato si è occupato brillantemente anche dell’emergenza sbarchi nella nostra regione, conferma e rassicura ancora: “Tutto il personale sanitario – spiega – è addestrato ed informato per interventi specifici ed in grado di isolare eventuali casi sospetti assumendo tutti i provvedimento conseguenziali. D’accordo con il direttore generale e la protezione civile dare le opportune informazioni ma allo stato attuale la popolazione può stare tranquilla”.