Covid-19: gli Avvocati di Catanzaro chiedono la sospensione delle attività processuali
Il Consiglio dell’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro, “preso atto dell’attuale situazione di emergenza sanitaria venutasi a creare in ragione della diffusione dell’epidemia da coronavirus sollecita le Autorità Giudiziarie all'adozione di cautele e chiede alle Autorità Giudiziarie del Distretto di Catanzaro (ivi compresi gli Uffici annessi: Uepe, Unep etc.), attraverso una nota, di valutare la sospensione delle attività processuali per un periodo determinato e tenuto conto anche dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria”. È quanto si legge in una nota a firma del segretario Consigliere dell'Ordine Amalia Garzaniti e del Presidente Antonello Talerico
La richiesta arriva “considerato – si legge nella nota dell'Ordine professionale - che sono in forte aumento i casi di contagio da coronavirus anche sul territorio italiano, tanto che le Regioni Lombardia, Veneto e Piemonte sono state costrette ad adottare provvedimenti restrittivi financo della libera circolazione delle persone, in aggiunta a quelli già adottati dal Ministero della Salute e dal Governo Italiano; che in ragione della gravità della situazione in alcune aree del territorio italiano si è proceduto alla chiusura di Università, scuole ed uffici pubblici, proprio al fine di evitare il rischio di ulteriori contagi;
che sussiste anche per la nostra Regione serio rischio di contagio e di diffusione del coronavirus, tenuto conto della circolazione ordinaria dei cittadini e del transito di persone provenienti anche da fuori Regione, non solo per motivi di lavoro;
che lo stesso aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha una utenza suscettibile, così come per altri aeroporti italiani, di essere ulteriore condizione di diffusione concreta del virus, e che molti soggetti che vi transitano, provenienti da tutta Italia (ivi comprese quelle aree individuate come focolaio del virus) si recano presso gli Uffici Giudiziari del Distretto (Tribunali, Tar, Corte di appello, Corte dei Conti, etc…), ovvero presso gli altri Uffici collegati o connessi con i conseguenti rischi;
che sussiste quindi la necessità di intensificare le misure di igiene e prevenzione anche a prescindere dalle suddette circostanze, adottando tutte le cautele consigliate dall’OMS, dal Ministero della Salute;”
Nella nota si legge ancora che “Se tale preliminare e radicale soluzione non dovesse essere condivisa, il Consiglio dell’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro chiede alle Autorità Giudiziarie del Distretto di valutare l’opportunità di adottare tutti quei provvedimenti idonei a limitare la probabilità del contagio e/o della diffusione del coronavirus, da realizzarsi mediante applicazione concorrente o parziale delle seguenti disposizioni:
1) differire quelle udienze (di imminente trattazione) ove si rende necessaria la convocazione e/o partecipazione di persone provenienti da aree a rischio e/o dove sono stati individuati i focolai e/o dove sono stati adottati provvedimenti restrittivi della circolazione a causa dei contagi accertati;
2) disporre l’uso di mascherine per tutti coloro che accedono all’interno degli Uffici Giudiziari;
3) disporre la pulizia dei locali in conformità a quanto indicato e prescritto dai protocolli dell’OMS e del Ministero della Salute (mediante l’uso di prodotti decontaminanti rispetto al coronavirus), mediante igienizzazione delle superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool;
4) disporre il divieto di usare i climatizzatori e l’obbligo di aprire con frequenza porte e finestre per il ricambio dell’aria nei locali;
5) invitare (così come verrà fatto anche dal Consiglio dell’Ordine per i propri iscritti e per il personale) i magistrati ed il personale amministrativo a sottoporsi a visite mediche (specie coloro che di frequente hanno necessità di spostarsi e/o di viaggiare) presso il medico del lavoro e/o altro specialista;
6) disporre l’installazione all’ingresso degli Uffici Giudiziari di un totem-dispenser di igienizzante mani con incarico agli addetti all’accesso al pubblico di voler assicurare e controllare il puntuale utilizzo da parte di tutti (e quindi anche dal personale);
7) predisporre un sistema rapido di rilevamento della temperatura corporea (come previsto per gli aeroporti) di tutti coloro che accedono agli Uffici;
8) consegnare a tutto il personale copia cartacea del vademecum di prevenzione da coronavirus divulgato sul sito del Ministero della Salute;
9) invitare i magistrati ed il personale degli Uffici Giudiziari a segnalare situazioni rilevanti al fine di prevenire il contagio e/o quanto ritenuto utile al fine di una corretta prevenzione.
Il Consiglio dell’Ordine procederà, da parte sua, ad adottare tutti i provvedimenti invocati nel presente deliberato e di propria competenza a tutela dei propri iscritti, del proprio personale amministrativo e della propria utenza.
Provvederà, altresì, a sospendere le proprie attività di formazione professionale (già previste) per i prossimi venti giorni, valutando eventuale successiva proroga delle medesime in ragione degli ulteriori dati che verranno forniti dalle Autorità Sanitarie e Amministrative nazionali e locali”.