Polizia, Perrelli (FSP): potenziare il Commissariato di Corigliano-Rossano
“Il Commissariato della Polizia di Stato di Corigliano-Rossano soffre di una grave carenza di personale, controlla un complesso territorio di 400 chilometri quadrati e, con soli 50 Operatori, continua a vedere diminuire il proprio personale a seguito del mancato turn over.” Non usa mezze parole Roberto Perrelli, Segretario Generale Provinciale del Sindacato di Polizia Fsp – la Federazione Sindacale di Polizia, entrando nel dibattito che si sta animando intorno all’importantissimo Commissariato della sibaritide, quello di Corigliano-Rossano, che si trova ad operare con una pianta organica decisamente ridotta rispetto a quella che dovrebbe avere per garantire la sicurezza dei cittadini.
“Un comprensorio, quello di competenza del Commissariato della Polizia di Stato di Corigliano-Rossano, di circa 20 comuni – dice Roberto Perrelli – con 80 mila persone nel solo comune di Rossano e con oltre 200 mila cittadini nell’intero hinterland, tutto questo con soli 50 Poliziotti. Crediamo che con questi numeri, nonostante gli enormi sforzi messi in campo quotidianamente dai nostri colleghi, è difficile garantire quell target di sicurezza che, giustamente, la comunità si aspetta da noi.
Riteniamo inoltre che – continua il Segretario Provinciale dell’Fsp di Cosenza – l’escalation criminale che, purtroppo, sta caratterizzando ed interessando da circa un anno il territorio di competenza del Commissariato, con omicidi e tentati omicidi di personaggi di spicco della criminalità organizzata, dovrebbero far riflettere concretamente i vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni per decidere, in tempi celeri, di incrementare l’organico con numeri sostanziali.
Abbiamo apprezzato tutti i rappresentanti delle Istituzioni che si sono, fino ad oggi, spesi per sostenere quanto da noi denunciato, insieme agli altri colleghi delle altre Organizzazioni Sindacali, in particolar modo da quanto chiesto dall’Onorevole Wanda Ferro nella sua interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Lamorgese, dove si attende la risposta da parte del vertice del Viminale.
Ma ora sarebbe auspicabile – conclude Perrelli – che la politica tutta, senza alcuna distinzione di bandiera, e ogni parte sociale del territorio di unisca al coro unanime di chi rappresenta lo Stato per fortificare una richiesta che non ha più tempo di attese.”