Cgil: Coronavirus, no piagnistei rimbocchiamoci le maniche. Chiesto incontro a Santelli
“No panic!” era il nome di un gioco che andava in voga negli anni ‘90. L’allarme lanciato dagli operatori del settore turistico calabrese in questi giorni particolari, infetti dal “coronavirus”, non è sicuramente da prendere sottogamba ma, a nostro avviso, va ricondotto a razionalità. Soprattutto, bisogna evitare che il panico, scaturito dalle prime cancellazioni di gite scolastiche e di prenotazioni alberghiere, faccia scattare automaticamente pratiche di licenziamento collettivo”.
Così la nota di Giuseppe Valentino, Segretario Generale Filcams Cgil Calabria e Mimmo Denaro, Segretario Generale Flc Cgil Calabria.
“Si può scegliere la via dei piagnistei e della depressione, facendo appello alle Istituzioni affinché si adottino misure straordinarie per derogare al pagamento delle tasse, dei contributi o per gli ammortizzatori sociali – denotano i sindacalisti - oppure rimboccarsi le maniche e provare a ricercare soluzioni unitarie e collettive per tentare evitare la catastrofe. Facciamo appello alle Istituzioni Scolastiche che, giustamente, hanno annullato o stanno pensando di annullare i viaggi di istruzione al Nord, di riprogrammare le stesse giornate con visite guidate in Calabria, nei vari luoghi di cultura a partire dai musei e dalle città d’arte”.
“Chiediamo - termina la nota - un confronto su questo tema per verificare la disponibilità delle Associazioni di Categoria, della rete dei Musei Calabresi, delle agenzie di viaggio e turistiche allo scopo di garantire i servizi e l’occupazione. Auspichiamo che la Presidente della Regione Calabria coordini e convochi con urgenza un tavolo di confronto”.