Rispetta la Legge, ne vale la Pena: tre istituti coinvolti nel progetto per la legalità
Gli studenti dell’Iti Ipsia Aletti, dell’Itc G. Filangieri, e del Liceo G. Galilei di Trebisacce, lo scorso 19 febbraio, hanno incontrato alcuni detenuti della Casa Circondariale “R. Sisca di Castrovillari, accompagnati dai docenti e dall’assessore Romanelli per capire la vita all’interno del carcere.
L’iniziativa fa parte del progetto Rispetta la Legge, ne vale la Pena. Un’esperienza formativa intensa, che ha suscito nei giovani studenti forti emozioni e una presa di coscienza sulle conseguenza del proprio agire.
L’idea progettuale, che è dunque risultata vincente, attraverso un’azione che mira a rafforzare il concetto di rispetto della legalità si è posta quale obiettivo principale quello di promuovere tra gli adolescenti la cultura della legalità, del rispetto delle regole e del senso di responsabilità verso sé stessi e verso i cittadini.
“É stata davvero un’esperienza intensa dalla quale è nata un costruttivo confronto – ha dichiarato l’assessore Romanelli - l'obiettivo era quello di far toccare con mano ai ragazzi le reali conseguenze degli errori, in cui tutti possiamo incorrere. Ho visto gli alunni insegnare ai detenuti e i detenuti insegnare agli alunni. Uno scambio di esperienze che ha lasciato l’entusiasmo negli occhi di tutti. Nessuno era lì per giudicare: c’era solo voglia di imparare. Il carcere è un luogo triste, ma leggere negli occhi di quei ragazzi la voglia di cambiare e la consapevolezza di aver sbagliato e di dover rimediare ha lasciato in tutti un gusto meno amaro”.
“Un sentito ringraziamento voglio rivolgerlo al dottor Giuseppe Carrà, Direttore Penitenziario Casa Circondariale R. Sisca, al dottor Carmine Di Giacomo, Comandante di Reparto Polizia Penitenziaria Casa Circondariale, alla Dottoressa Maria Pia Barbaro, Responsabile Area Trattamentale Casa Circondariale che hanno permesso, con professionalità, la realizzazione dell'iniziativa. Allo stesso tempo – ha concluso - non posso che ringraziare chi sempre coglie le sollecitazioni che indirizziamo loro, cioè le scuole di Trebisacce, con i loro dirigenti, gli insegnanti e gli alunni tutti”.