Lavoro. Lsu Lpu parco Pollino, preoccupazione Cisl
La Fisascat Cisl, in una nota, esprime "profonda preoccupazione per l'andamento della vertenza dei lavoratori ex Lsu dell'Ente parco del Pollino; ad oggi, infatti si stenta a trovare una ricollocazione nel circuito lavorativo di questi lavoratori. Questi lavoratori dopo essere stati stabilizzati con la societa' La Duemila Spa con un accordo di 5 anni tra la Regione Calabria, l'Ente Parco e il Ministero, gia' dopo il secondo anno si sono ritrovati di fronte a carenze di copertura finanziaria e dopo il quarto anno (2005) dinanzi al licenziamento e messi in Mobilita' in deroga. Nel mese di Novembre la Regione con l'Ente Parco firmano una convenzione di utilizzo in mobilita' di questi lavoratori per 80 ore mensili per un totale di 500,00 Euro. Il 15 aprile scorso, infatti, - si legge - i lavoratori sono stati sospesi e dopo decine di incontri con la Giunta Regionale precedente e quella attuale, per tramite dell'Assessore al lavoro e alla formazione Stillitani nel corso dei quali erano stati assunti impegni formali, nulla e' cambiato per questi lavoratori e per la loro ricollocazione nel circuito lavorativo. Inoltre vogliamo stigmatizzare la totale assenza di tutte le istituzioni nei confronti di una vicenda cosi' complessa che sta logorando la vita di 70 lavoratori e delle loro rispettive famiglie a larga maggioranza monoreddito". La Cisl "in virtu' di tutto questo, chiede, alla Regione Calabria il reinserimento di questi lavoratori all'interno del bacino Lsu e Lpu come gia' fatto per gli altri colleghi che facevano parte dello stesso gruppo". La stessa Cisl, chiede un incontro urgente al Presidente Giuseppe Scopelliti nonche' all'Assessore al lavoro e alla formazioneStillitani, "per risolvere questa vicenda e trovare cosi' una soluzione positiva e definitiva permettendo a questi lavoratori di essere riutilizzati all'interno dell'Ente Parco".