Maltrattamenti, stalking e violenze: in due mesi 7 arresti e 24 denunce
Ventiquattro denunce e sette arresti per maltrattamenti in famiglia, stalking o violenza; diverse le misure cautelari scaturite dopo indagini con provvedimenti di “allontanamento da casa” o del “divieto di avvicinamento alla vittima”.
I dati si riferiscono ai primi mesi del 2020 e fotografano le azioni messe in capo dai carabinieri di Reggio Calabria per arginare il fenomeno quanto mai attuale e diversificato dei casi di violenza di genere.
Azioni che trovano la loro efficacia nell’agire tempestivamente così come nell’adottare delle precise modalità operative e misure specifiche di contrasto, con l’obiettivo non solo di prevenire il degenerare della situazione ma anche di tutelare le vittime cosiddette vulnerabili.
Un ambito sintetizzato in un primo bilancio dell’Arma sul continuo impegno profuso in tal senso, nell’ambito della “Rete di Supporto antiviolenza” realizzata in sintonia con le “linee guida” del Protocollo Operativo “Codice Rosso” stabilito dal Procuratore della Repubblica della città dello Stretto.
I CASI PIÙ ECLATANTI
Nel lungo elenco stilato dai carabinieri reggini emergono così alcuni interventi ed attività tra le più eclatanti messe in campo dall’inizio dell’anno.
Come quello a Catona, dove i carabinieri hanno arrestato un 44enne del posto, B.M, già sottoposto ai domiciliari e poi portato in carcere su ordine del tribunale locale con l’accusa di minacce e violenze fisiche continue nei confronti della moglie che, a seguito di un’ennesima lite avvenuta in casa ha riportata delle contusioni ed escoriazioni multiple e con un prognosi di 10 giorni.
A Palmi, invece, è finito ai domiciliari un 21enne, R.A. Dopo le indagini i militari hanno raccolto “un robusto quadro probatorio” riguardo a dei maltrattamenti subiti della madre e della sorella minorenne, fatti anche di violenze fisiche e psicologiche.
Un altro intervento decisivo dei carabinieri reggini quello che nel mese scorso ha portato alla denuncia di un 29enne del capoluogo, C.M.: in preda ad un forte stato di agitazione causato dall’assunzione di superalcolici, avrebbe sfogato la sua rabbia contro la moglie procurandole delle ferite con un’arma da taglio.
Tra gli avvenimenti più recenti, invece, merita di essere menzionata di menzione una indagine condotta dei militari di Villa San Giovanni e cha ha portato all’identificazione e alla denuncia di cinque minori accusati di ripetute vessazioni nei confronti di un loro compagno di classe, affetto da disturbo e causandogli così “un perdurante stato d’ansia e di timore”. Il ragazzo sarebbe stato costretto a compiere atti di autoerotismo, il tutto ripreso e poi visionato durante l’orario scolastico, subendo ingiurie costanti, minacce di morte e percosse fatte di schiaffi e pizzichi.
A Locri, poi, ai domiciliari è finita una 47enne del posto, C.S.: i carabinieri hanno documentato come la donna abbia più volte minacciato e molestato l’ex fidanzato per costringerlo a riprendere la relazione sentimentale, costringendolo anche a modificare le sue abitudini di vita.
Nel Rione Modena del capoluogo, ancora, i militari hanno arrestato una 54enne reggina, E.E., per atti persecutori nei confronti dell’ex marito. La donna, si era già resa responsabile da diverso tempo di molestie per telefono, minacce, insulti e appostamenti sotto l’abitazione dell’ex coniuge e della sua nuova compagna.
Una “tortura” andata avanti per diverso tempo e fin quando è stata arrestata e sottoposta al “divieto di avvicinamento” all’ex ed alla compagna e, successivamente, messa anche ai domiciliari.
Risale a qualche giorno fa, infine, l’ultimo caso, in cui i Carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari in una struttura riabilitativa, nei confronti di un 26enne, B.A, accusato di ripetuti maltrattamenti, ingiurie e lesioni personali tra le mura domestiche.
Le investigazioni avrebbero consentito di scoprire che il giovane, assuntore abituale alcol e stupefacenti, soprattutto nell’ultimo anno, sarebbe stato solito rientrare a casa la sera ubriaco e vessando i genitori e il fratello con violenze fisiche e psicologiche.