Coronavirus: attivate misure di prevenzione al carcere di Crotone, nessun contagio registrato
Misure ed interventi preventivi per l'emergenza da coronavirus anche per i detenuti di Crotone. In osservanza della nota del Ministero della Giustizia, nonché delle disposizioni del DPCM dell’8 marzo 2020, sono state infatti adottate presso l'ingresso della Casa circondariale le misure di pretriage per monitorare ingressi, previste dalle disposizioni vigenti.
A renderlo noto è il Garante comunale dei diritti dei detenuti di Crotone, Federico Ferraro, che precisa che al momento “non vi sono casi di contagio che interessano la popolazione detenuta o soggetti esterni”.
Lo stesso Ferraro fa sapere di essere in contatto con la dirigenza ASP di Crotone e con la Prefettura per il monitoraggio della situazione in corso.
“Per la giornata di venerdì oggi era stato predisposto un incontro di prevenzione da COVID-19 con i dirigenti ASP Crotone all'interno della casa circondariale, tuttavia le ultime notizie circa ulteriori contagi in città, hanno indotto il Garante ad annullare momentaneamente l'incontro.” Informa Federico Ferraro, che precisa di aver chiesto alla Direzione del carcere l'attivazione di procedure di sanificazione ed igienizzazione degli ambienti, in osservanza delle disposizioni vigenti in materia, specie in casi eccezionali come quello che stiamo vivendo.
Il Garante si è intanto attivato anche per monitorare i provvedimenti emessi dalla magistratura di Sorveglianza nell'ottica dell'alleggerimento di eventuale sovraffollamento.
“Tali misure monitoraggio continue si sono rese necessarie poiché , come noto, in luoghi chiusi come le carceri, il virus ha in un primo momento più basse possibilità di entrare, ma, una volta dentro, ha elevate probabilità di proliferare.” Ha aggiunto Ferraro, che infine ha desiderato ringraziare i detenuti di Crotone per “l'alto senso di responsabilità dimostrato sinora.”
“Occorre affrontare il periodo che stiamo vivendo con nervi saldi e soprattutto facendo fronte comune. Gli episodi di violenza che si sono registrati in alcuni istituti penitenziari italiani non sono accettabili in nessun modo. Stiamo lavorando tutti all'ottenimento di interventi che possano salvaguardare i diritti delle persone che in questo momento sono recluse”, ha concluso Ferraro.