Sanità: protesta a San Giovanni in Fiore. La voce dei cittadini
Chiude il punto nascite dell’Ospedale di San Giovanni in Fiore e le donne si mobilitano. Da ieri tante le donne e gli uomini che occupano il primo piano della ginecologia del nosocomio, una protesta civile ma determinata. Due anni fa il primo ridimensionamento con la chiusura della pediatria, per qualche settimana anche ostetricia e le gestanti sono costrette ad arrivare nell’ospedale di Cosenza o di Crotone, a 60 km di distanza. L’ospedale dell’altopiano silano, che risponde alle necessità di 30.000 abitanti, è stato costruito anche con l’aiuto dei calabresi di San Giovanni in Fiore emigrati in America. Da oggi il nosocomio lavorerà a regime solo con i reparti di chirurgia e medicina. Garantiti primo soccorso e ginecologia in orari diurni. La partoriente che si reca presso l’ospedale viene accompagnata dal ginecologo e l’ostetrica con l’autoambulanza al nosocomio più vicino.