Coronavirus. Ferro (FDI): “Gente con febbre su treni diretti al sud. Intensificare i controlli”
E’ necessario e urgente intensificare i controlli sui cittadini provenienti da regioni con più alta densità di diffusione della malattia da Coronavirus, che continuano ad arrivare in massa nelle regioni del Sud con il rischio di aggravare il diffondersi dell'epidemia”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha rivolto una interrogazione al presidente del Consiglio e ai Ministri della Salute e dei Trasporti a seguito delle notizie di stampa che continuano a riferire di rientri in massa in Calabria, Puglia e Sicilia nonostante le stringenti misure adottate per il contenimento dell’emergenza sanitaria Covid19.
“Centinaia di pendolari sono partiti – spiega Wanda Ferro - per raggiungere i familiari e le loro abitazioni in altre Regioni, mettendo a rischio la salute dei propri cari, noncuranti di divieti e prescrizioni. Un esodo che si sta registrando, di fatto, ogni fine settimana, quando ondate di persone ammassate nelle principali stazioni ferroviarie decidono di spostarsi dal Nord al Sud Italia e con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più, con il rischio di alimentare anche nelle Regioni del sud focolai di contagio, che potrebbero trasformarsi in vere calamità. Sono ancora troppe le persone che continuano a spostarsi su tutto il territorio nazionale anche in seguito al DPCM per combattere la diffusione del coronavirus che impone forti misure restrittive proprio in merito agli spostamenti che devono avvenire solo se necessari. E’ di oggi la preoccupante notizia, riportata da fonti di stampa, che domenica 15 marzo, durante le verifiche dei sanitari del 118 di Salerno a bordo del treno 561 proveniente da Roma e diretto a Reggio Calabria, il medico Massimo Manzi, durante la sua ispezione si è reso conto che a bordo c’erano 9 passeggeri con febbre oltre i 37,5 gradi e forte tosse. Non è chiaro come sia possibile garantire le necessarie misure di sicurezza e le raccomandazioni sanitarie nelle stazioni ferroviarie o negli aeroporti, se vengono consentiti spostamenti di massa, difficilmente gestibili anche per le forze dell’ordine”.
Wanda Ferro ha quindi chiesto al Governo “quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per disporre capillari controlli nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti italiani e nelle autostazioni, anche al fine di accertare l’adozione delle necessarie misure di sicurezza imposte dai provvedimenti emergenziali” e “quali sono i dati nazionali disponibili in merito al numero dei cittadini che si sono spostati dalle Regioni del Nord al Sud Italia”.