Vibo. A spasso senza motivo: in sei denunciati, diverse le segnalazioni
Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Vibo Valentia, ha condotto dal 12 al 25 marzo numerosi controlli volti a verificare il rispetto del decreto ministeriale che invita a restare a casa per limitare il contagio da Coronavirus.
In particolare, due soggetti sono stati denunciati poiché colti in flagrante a bordo di un’autovettura, presso lo svincolo autostradale A2 di Nicotera-Rosarno, dichiarando di dover provvedere ad alcuni animali di loro proprietà.
Stessa sorte è toccata a tre familiari che si stavano spostando da Rosarno a San Calogero senza alcuna certificazione, affermando di dover spedire alcune provviste ad un parente detenuto, tratto in arresto nell’ambito dell’operazione Magma.
Denunciata anche un’altra persona, fratello di un detenuto sottoposto al regime del 41-bis, e coinvolto nell’operazione “Rimpiazzo” eseguita nei confronti del clan dei Piscopisani. L’uomo è stato fermato, controllato e deferito in quanto si era recato a trovare la fidanzata.
I sei sono stati anche segnalati alle Aziende Sanitarie territorialmente competenti e sottoposti alla quarantena obbligatoria per 14 giorni.
In tutto sono stati eseguiti 410 controlli alle persone e 826 agli esercizi commerciali, in molti comuni della provincia, che si sono conclusi con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 66 soggetti a spasso senza una valida giustificazione.