Emergenza Coronavirus, Marino: “Regione usi 8 mln di euro di fondi europei”
Usare 8 milioni di euro di fondi europei per l’emergenza coronavirus. È la richiesta dell’assessore alle Politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Marino, che invita la Regione Calabria ad attivarsi immediatamente per far fronte alla situazione di grave difficoltà che sta interessando il tessuto economico e produttivo locale, mobilitando le ingenti risorse europee disponibili.
Perché “l’emergenza coronavirus ha determinato il quasi totale blocco delle attività economiche di Reggio Calabria e di tutto il territorio cittadino. Tale condizione di paralisi rischia di infliggere un colpo fatale ad un'economia già fragile che, dopo anni di sacrifici, iniziava a offrire timidi segni di ripresa. Basti pensare alla nascita di nuove imprese che si è registrata a Reggio Calabria negli ultimi anni, dal settore agroalimentare a quello del turismo”.
“È necessario intervenire - prosegue l’assessore Marino - e mettere in campo tutte le risorse disponibili per aiutare le imprese a superare tale difficilissimo momento e poi, sostenerle nella fase, speriamo vicina, di ripresa economica. A tal fine, mi preme ricordare che la Regione Calabria detiene la titolarità della spesa di ingenti risorse destinate alle imprese di Reggio Calabria. Mi riferisco, in modo particolare, ai fondi disponibili del POR Calabria, Agenda Urbana Asse 3, con cui il Comune di Reggio ha chiesto, già da diverso tempo, che vengano finanziate azioni di aiuto alle imprese operanti nell'ambito del nostro territorio cittadino. Parliamo di una linea di finanziamento estremamente importante, pari a circa 8,7 milioni di euro”.
L’assessore Marino si rivolge, dunque, alla presidente della Regione, Santelli e alla Giunta regionale, chiedendo di “attivarsi, senza indugio, al fine di immettere nel tessuto economico cittadino queste risorse già assegnate e destinate alla città di Reggio Calabria. Chiediamo, inoltre, l’implementazione delle risorse alle imprese, attraverso l’utilizzo di risorse POR inutilizzate, da riprogrammare attraverso un percorso partecipato, coinvolgendo le autorità urbane, le associazioni di categoria e l’intero partenariato socio-economico regionale.
"Ritengo che mai come in questo momento storico, - conclude Marino - se da una parte sia necessario proseguire il lavoro sull'emergenza sanitaria provando a rafforzare l’inadeguato sistema sanitario calabrese, contemporaneamente serva avviare concretamente un’azione incisiva per provare a salvare l’economia calabrese e, nel contempo, creare le condizioni ideali per favorire una ripresa economica e un rilancio dei livelli occupazionali che, ci auguriamo, possano vedere presto la luce”.