I sindaci calabresi fanno fronte comune: fissate le priorità da sottoporre ai candidati
I sindaci calabresi fanno fronte comune e pongono le priorità in cima all'agenda politica calabrese in vista delle prossime consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Si è tenuto questa mattina a Lamezia Terme l'incontro tra i primi Cittadini delle principali città calabresi. Presenti, tra gli altri, il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, di Vibo Valentia, Maria Limardo, di Crotone, Vincenzo Voce e il presidente regionale di Anci e sindaco di Rende Marcello Manna.
Un confronto che, partendo dalle principali criticità che si sono registrate durante gli ultimi mesi estivi, su tutte il tema degli incendi e quindi la protezione e la cura delle aree boschive, ma anche le problematiche dall'atavica carenza idrica che sta interessando l'intero territorio regionale, ha fissato gli obiettivi da sottoporre in un documento ai candidati alla guida della Cittadella regionale che si confronteranno appunto con le proposte avanzate dai sindaci.
Tra le priorità assolute individuate dai rappresentanti dei Comuni calabresi quindi, il ciclo integrato dei rifiuti, il ciclo dell'acqua e la depurazione, e ancora il tema del dissesto idrogeologico e, come evidenziato dagli eventi delle scorse settimane, la protezione e la cura del territorio e delle risorse forestali.
"Una serie di temi - ha spiegato il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Falcomatà a margine dell'incontro - con i quali i sindaci si confrontano quotidianamente e che abbiamo deciso di affrontare in maniera collettiva, con l'obiettivo di proporre a livello regionale una piattaforma in grado di dare delle risposte concrete a chi amministra ma soprattutto all'intera comunità calabrese".
"Insieme ai colleghi sindaci - ha aggiunto Falcomatà - abbiamo voluto affrontare i problemi e le questioni più importanti in maniera collegiale ed attraverso una piattaforma unitaria, al di là di tutte le appartenenze geografiche o partitiche, che non devono rappresentare un limite al dialogo e soprattutto alla rappresentanza delle istanze territoriali".
"Siamo qui da sindaci - ha spiegato - da amministratori abituati ad affrontare i problemi personalmente e direttamente, con un approccio pragmatico funzionale alla risoluzione delle questioni. Ed in questo senso trovo che la discussione avviata insieme ai colleghi dei più grandi Comuni calabresi abbia un valore straordinario. Chiediamo un'attenzione particolare alle priorità individuate, sulle quali è necessario agire con urgenza per un'attività di riforma, in termini organizzativi e di risorse, soprattutto nella fase della programmazione regionale che ha ovviamente ricadute decisive sui territori".